UAE Tour, il commento di Magrini: «Questo Cavendish per la Sanremo non basta. Non è una corsa per lui»

Mark Cavendish in gruppo durante la prima tappa dell'UAE Tour 2022 (foto: Quick Step Alpha Vinyl/ Tim de Waele/Getty Images)
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Cannonball sì, Cannonball no. Questo è il dilemma shakespeariano dopo la terza tappa dell’UAE Tour. Le strade del ciclismo sono infinite e per il campione dell’Isola di Man, anche oggi si sono spalancate le porte della vittoria. Un’altra freccia scoccata dall’arco e messa a segno a meno di un mese dalla Milano-Sanremo, ma questi risultati potrebbero non bastare per una convocazione nella Quick-Step-Alphavinyl della Classicissima: all’orizzonte c’è una (forse) clamorosa esclusione. Scelta giusta o azzardata, quella di rinunciare a uno dei corridori più in forma? La Sanremo, che ha vinto nel 2009, è veramente una corsa adatta alle sue caratteristiche oppure no? Ne parliamo con Riccardo Magrini, autorevole commentatore tecnico di Eurosport, su quibicisport.

Magrini, Cavendish c’è anche all’UAE Tour. Vittoria convincente?

«Rispetto a quella di ieri Cavendish ha fatto tutto bene. Evidentemente è arrivato tranquillo allo sprint. All’UAE Tour non dispone di una squadra in grado di supportarlo al 100%, perché al di fuori di Morkov gli altri sono ragazzi inesperti. Una squadra più debole rispetto a quella che ha sempre avuto l’anno scorso. Grande bagarre nel finale con tutti i migliori velocisti a parte Caleb Ewan, Tim Merlier e Fabio Jakobsen, la qualità quindi è molto alta».

Questo Cavendish, tu lo porteresti alla Milano-Sanremo, corsa che ha già vinto nel 2009?

«La Milano-Sanremo è una corsa particolare. Anche difficile per un corridore veloce come lui. Sinceramente hanno altre carte in mano da potersi giocare alla Sanremo. In questo momento Fabio Jakobsen mi sembra un po’ più superiore, soprattutto per il tratto finale. Credo che Cavendish possa fare ancora bene, ma decidere la squadra per la Milano-Sanremo mi sembra ancora presto».

Ballottaggio Cavendish-Jakobsen: tra i due, chi merita un posto alla Milano-Sanremo?

«Cavendish alla Quick Step è piuttosto schiacciato. Ha intorno corridori forti e molto veloci. Lo hanno portato all’UAE Tour e per lui quella di oggi è la seconda vittoria dopo la tappa al Tour of Oman: è importante far vedere che lui c’è. Programmare la squadra e determinati obiettivi in ottica Milano-Sanremo non è facile. Non è che puoi portare due velocisti come Mark Cavendish e Fabio Jakobsen, perché c’è da tirare per gli altri, c’è Alaphilippe e io porterei anche Evenepoel. Che fai, non porti Ballerini? Fare una squadra per la Sanremo non è semplice. L’obiettivo primario di Cavendish non è la Sanremo. Credo che sia più compatibile portarlo al Tour de France, visto che per il momento non hanno corridori da grandi Giri».

Un’esclusione di Cavendish dalla “Classicissima” quindi non sarebbe clamorosa.

«Non è facile arrivare in volata alla Milano-Sanremo. Se portano Cavendish bene per loro, ne avranno uno in più. Ma non è la corsa per lui, anche se l’ha vinta una volta».

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