Mondiali Ciclocross, le pagelle: Pidcock 6 mostruoso! Flop Belgio, salvato da Iserbyt. Van der Haar una certezza

Tom Pidcock fenomenale: sesto mondiale vinto dal britannico tra strada, Mtb e ciclocross
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I Mondiali Ciclocross salutano tutti con la gara regina, quella degli Elite. Il trionfo di Tom Pidcock apre il 2022 di grandi sogni e progetti per il britannico della Ineos Grenadiers che, con il sesto titolo iridato della sua giovane carriera, inizia a puntare al “triplete” tra cross, strada e Mtb. Esce malissimo il Belgio: senza Van Aert, è Iserbyt, con il bronzo, a salvare parzialmente la faccia alla Nazionale che non vince dal 2018. Applausi a Van der Haar, campione d’Europa e vice-campione del mondo. Le pagelle dei Mondiali Ciclocross su quibicisport.

Mondiali Ciclocross 2022, le pagelle: Pidcock, Superman Returns. Male il Belgio, salvato da Iserbyt. Van der Haar da applausi

Pidcock 9: quando Superman Returns usciva nelle sale cinematografiche, il piccolo Tom aveva appena sette anni. Nella gara clou a Fayetteville, si mette subito davanti nel primo pezzo di salita, fa muovere gli altri e risponde alla mossa di Vanthourenhot, nel corso del quarto giro, con una contromossa sensazionale. Staccatissimi tutti gli altri. Il campione di Leeds, ha un’esultanza tutta sua brevettata proprio durante le gare in ciclocross: festeggiare sdraiandosi sulla sella, con le gambe sollevate dietro e le mani appoggiate sul manubrio. Visto da lontano, sembra proprio di vedere il mitico supereroe. La Federazione inglese l’ha subito celebrato con un tweet di foto con l’esultanza originalissima. Il sei volte iridato tra strada, Mtb e cross ha appena 22 anni e una carriera davanti. Primo titolo del 2022 conquistato: il triplete è più di un sogno!

Van der Haar 8: campione d’Europa e vice campione del mondo. Stagione da incorniciare per l’olandese. Uno dei primi a capire che il Belgio non sta vivendo la giornata migliore. Quando il gruppo alle spalle di Tom Pidcock, diventa un gruppone, allunga e dà una bella scrematura. Nel testa a testa per l’argento con Eli Iserbyt ne ha di più e lascia il vincitore della Coppa del mondo sul posto. Medaglia che corona una stagione da applausi.

Iserbyt 7.5: il vincitore della Coppa di cristallo salva la faccia al Belgio. L’unico a tenere il passo di Van der Haar, ma si deve arrendere nel duello per l’argento.

Vandebosch 5: soltanto undicesimo e mai in gara per le posizioni che contano. Ci si aspettava almeno una Top Ten dal belga.

Vanthorenhout 6.5: ottimo protagonista in Coppa del mondo, mantiene i suoi standard prestazionali anche negli States.

Venturini 6.5: il francese si è buttato nella mischia del circus dell’off-road piuttosto tardi, in stagione, rispetto agli altri. Gli è mancato lo spunto per riuscire a tenere l’attacco di Van der Haar, ma comunque può ritenersi soddisfatto della sua prova.

Aerts 5.5: “Big Toon” arriva a oltre un minuto da Pidcock. Lontano parente dell’Aerts visto nelle prime tappe di Coppa del Mondo.

Sweeck 5: ottavo a 1’16” da Pidcock. Basta questo per dire che il belga non è mai stato della partita.

Baestaens 4: se Sweeck non è mai stato della partita, Baestaens non è proprio entrato in campo. Cade subito. Gioco, partita, incontro. Ritiro e addio mondiale.

Il tracciato 5: di tecnico c’era ben poco rispetto ai tracciati che siamo abituati a vedere in Coppa del mondo. Molto veloce e adatto agli stradisti: non è un caso che abbiano vinto Vos, Backsted e Pidcock, grandi interpreti del “ciclismo totale”.