Trentin spiega: «Sto lavorando sulle volate per ritrovare il mio spunto. Pogacar al Fiandre? Un vantaggio per la squadra»

Trentin
Matteo Trentin con la maglia della nazionale ai campionati europei 2021
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Partire forte fin da subito per scacciare i fantasmi e mettere a tacere le critiche. Matteo Trentin, pronto alla sua seconda stagione con la maglia della UAE Team Emirates, risponde velocemente alle tante domande dei giornalisti, che chiedono una spiegazione ai (forse troppi) piazzamenti della passata stagione.

«Sto lavorando bene durante quest’inverno per farmi trovare subito in buona condizione alle prime gare stagionali. Sto lavorando molto di più sulle volate rispetto alle passate stagioni. Ho perso un po’ di velocità per concentrarmi sul migliorare in salita e sugli strappi, ecco come si spiegano la sola vittoria del Matteotti e le tante sconfitte in volate ridotte. Credo che quest’anno andrà meglio».

Obiettivo principale della stagione 2022 è senza alcun dubbio la campagna delle classiche, a partire dalla Milano-Sanremo. «Debutterò il 30 gennaio al GP La Marsellaise, poi andrò in Spagna per la Valenciana e la Ruta del Sol. A quel punto, con un po’ di chilometri sulle gambe, mi concentrerò sulle classiche: Belgio, Parigi-Nizza, Sanremo e pietre del nord. Non abbiamo ancora deciso se farò Giro, Tour o Vuelta».

Sfortunatissimo lo scorso anno durante le classiche per alcune cadute e forature di troppo, Trentin indosserà la fascia di capitano tanto alla Sanremo, quanto al Fiandre e alla Roubaix. Proprio sulle pietre della Ronde, Matteo si ritroverà in squadra Tadej Pogacar, che prova a cimentarsi con una nuova avventura dopo aver vinto due Tour de France.

«Avere un corridore come lui in squadra può essere solo un vantaggio e, sinceramente, non sarei sorpreso di vederlo davanti nel finale. Un po’ come Valverde che al suo primo Fiandre ha chiuso in top-ten. Non ha esperienza sul pavé, ma oltre ad essere fortissimo, è un ragazzo che impara in fretta».