Una nuova avventura per Flavio Zappi con la sua continental Color for peace/MG.K Vis: «Giovani motivati, pronti per fare bene»

Zappi
Flavio Zappi in una foto d'archivio al Giro d'Italia Under 23 2021
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Le idee non sono mai mancate a Flavio Zappi e nemmeno la tenacia per concretizzarle: così, dopo aver fondato una accademia itinerante dedicata agli Under 23 in cui poter apprendere tutti i ferri del mestiere per crescere come corridori e come uomini, è finalmente pronto per una nuova avventura con la sua continental che avrà il nome di Color for Peace/Mg. K Vis. Una avventura di cui aveva già parlato tempo addietro, che vedrà protagonisti svariati giovani di talento e che nel 2022, pronto a sostituire un 2021 glorioso per lo sport nostrano, muoverà i primi passi in un ciclismo sempre pronto a rinnovarsi e a recepire nuovi stimolo. Proprio come Zappi che, mentre passeggia in una Cesenatico dalla rilassatezza malinconica e in cui lo sciabordio delle onde rende il tempo come sospeso, guarda al futuro con la fiducia di chi sa che le sfide sono fatte per essere affrontate senza tirarsi indietro.

Flavio come mai hai scelto di associarti alla Mg. K Vis?

«Tutto è partito da un rapporto di fiducia venutosi a creare col tempo. La Mg. K Vis ha aiutato due miei vecchi corridori, facenti parte della mia Accademia, a passare Professionisti e i presupposti per intraprendere un percorso assieme c’erano, quindi perché non provarci? Con il team manager Angelo Baldini abbiamo un buon feeling, una visione del ciclismo molto simile e la stessa apertura mentale».

Quando si terrà la presentazione ufficiale?

«Cone sattezza ancora non so dirlo ma, propbabilemte, a gennaio a Roma».

Quali corridori della tua accademia proterai nella tua Continental?

«Ci sarà Max Steadman, ottimo scalatore del 1996 con bei margini di miglioramento adattissimo alle corse italiane, l’australiano Connor Sens, l’olandese Daan Hoeks e Paul Wright».

Troverai nuovamente anche Paoul Double.

«Già, Paul è stato nella mia accademia per quattro anni. Ha solo 25 anni, la sua crescita fisica e atletica sta avvenendo in maniera graduale. Ha ricevuto alcune proposte da squadre World Tour ma non si è concretizzato niente, così ha deciso di rimanere tra le file della Mg. K Vis».

La sua stagione è stata più che discreta e non sono mancati buoni piazzamenti.

«Sì, Paul è un ragazzo molto valido e che può migliorare tanto: si tratta di uno scalatore puro, con una buonissima capacità di recupero. Attualmente, in allenamento sta seguendo sedute mirate in cui curare più la qualità della quantità e sono sicuro i frutti li raccoglierà presto».

Che calendario affronteranno i tuoi ragazzi?

«Non abbiamo ancora scelto le gare da disputare ma, di sicuro, correremo spesso e volentieri in Italia, senza dimenticare il Belgio e la Francia. Poi vedremo strada facendo, questi sono i primi passi, gli inizi e vedremo come muoverci in base a cosa accadrà nel corso della stagione».

A giugno parlasti di uno Junior dalle belle speranze che avresti voluto inserire nella tua Accademia: di chi si si tratta?

«Mi riferivo a Riccardo Groppo che entrerà a far parte della mia Accademia e che nel 2022 passerà tra gli Under 23. Riccardo è figlio di Marco Groppo, ex corridore nonché mio caro amico e posso assicurare che buon sangue non mente. Va forte in salita, sta crescendo con pazienza, ha una mentalità onestà, sa correre per se stesso ma è pronto a mettersi totalmente a servizio dei capitani e questo è molto importante. Può crescere tanto e sarà un piacere seguirlo nella sua maturazione».