Parigi-Roubaix, si aprono le porte dell’Inferno del Nord: prevista pioggia battente e forte vento per la gara di domenica

Parigi-Roubaix
Il gruppo della Parigi-Roubaix 2019, ultima edizione disputatasi prima della pandemia di Coronavirus (foto: A.S.O./PaulineBallet)
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Lo spettacolo della Parigi-Roubaix sta per tornare. Dopo la cancellazione dell’edizione 2020 e lo slittamento da marzo a ottobre in questa stagione, l’Inferno del Nord è pronto ad accogliere nuovamente il meglio del ciclismo internazionale a Compiegne per ripartire definitivamente dopo lo stop dovuto alla pandemia di Coronavirus.

Le previsioni meteo non sono clementi con i corridori. Per tutto il fine settimana infatti sul percorso di gara è prevista pioggia battente con sono scarse possibilità di miglioramento. A distanza di una settimana dal soleggiato e caldo mondiale delle Fiandre, la Parigi-Roubaix si presenterà in tutte le sue difficoltà: pioggia, pavé e forte vento trasversale.

Rispetto al clima secco e al pavé polveroso che siamo abituati a vedere nel mese di aprile, si aggiunge così un fattore di durezza non indifferente. Ricordate la tappa del Tour de France 2014 vinta da Lars Boom con alle spalle un Vincenzo Nibali versione Tom Boonen? Esatto, potremmo assistere un copione simile con un pavé bagnato e scivoloso.

Il pavé intanto è stato ripulito nei giorni scorsi dai volontari di “Les Amis de Paris-Roubaix” e dagli studenti di una scuola locale. «Il pavé non veniva percorso da 900 giorni e con l’estate appena passata le pietre si presentavano ricche di erba e muschi – ha detto Thierry Gouvenou, l’organizzatore della corsa – Con la pioggia sarà tutto diverso, pensate alla Foresta di Arenberg, un drittone in leggera discesa da percorrere a 60 km/h con pietre scivolose. Tutti avranno un po’ di paura. Con il bagnato serve meno potenza e più abilità nella guida della bicicletta e fiducia nei propri mezzi».