Nibali, verso il gran finale con la Trek: la rincorsa al Lombardia passa per la sua Sicilia

Vincenzo Nibali saluta il suo pubblico e i suoi calorosi tifosi, alla partenza del Giro di Sicilia (foto: LaPresse)
Tempo di lettura: 2 minuti

A dar per sconfitto un corridore sono in tanti, talvolta, con un’acrimonia ingiustificata e che non tiene conto del passato e, soprattutto della persona. Ma, la storia del ciclismo è maestra saggia in ciò, le sfide sono fatte per essere accolte e i pronostici per essere ribaltati. Vincenzo Nibali lo sa molto bene e si prepara al finale di stagione nei luoghi dove è nato e cresciuto ovvero quelle strade soleggiate siciliane che per lui saranno momento importante per affinare la sua condizione.

In cerca del terzo sigillo al Lombardia

Una condizione che da oggi a venerdì potrà essere affinata nei 712 chilometri totali del Giro di Sicilia, quattro tappe che cominceranno il loro corso da Avala questa mattina e si concluderanno il 1 ottobre sull’arrivo di Mascali, atto finale di una corsa che si appresta a spegnere venticinque candeline e che sarà per il messinese avvicinamento fondamentale per il Giro di Lombardia si terrà sabato 9 ottobre e concluderà la stagione.

Una stagione che ha offerto un’immagine sbiadita di Nibali, apparso non nella sua migliore condizione: al Giro d’Italia è giunto diciottesimo, alle Olimpiadi di Tokyo in cui sognava la rivincita dopo la caduta di Rio 2016 è arrivato cinquantatreesimo. Non i risultati a cui ha abituato gli appassionati in questi anni in cui è stato capace di vere e proprie imprese. La Classica delle foglie morte è per lui una gara che può rappresentare il rilancio, l’occasione per fare capire a chi lo ritiene finito che hanno commesso un grosso errore. Il Lombardia è corsa che sorride al vincitore del Tour de France nel 2014, a secco di vittorie dalle penultima frazione della Gran Boucle 2019 in cui trionfò sul traguardo di Val Thorens: vinse infatti nel 2015 e nel 2017, stabilendo una prestigiosa doppietta.

L’anno scorso fu sesto, nel 2021 accarezzare il sogno di una tripletta storica è lecito. Dovrà fare i conti con avversari più forti di lui, più giovani, più brillanti. Ma per un campione della portata di Vincenzo questi non sono certo ostacoli bensì stimoli: le quattro giornate nella sua Sicilia, terra di mare cristallino, di calanchi e plurime bellezze dove mare e montagna si compenetrano alla perfezione quasi a fermare il tempo, possono dargli quella brillantezza di cui è alla ricerca ma, cosa ancora più importante, quel calore e quel supporto che solo la propria terra natia è in grado di offrire.

Prima del Lombardia sarà la volta per il capitano della Trek, a una delle ultime apparizioni con la squadra statunitense prima di tornare all’Astana, il 5 ottobre delle Tre Valli Varesine, il 6 ottobre della Milano-Torino e poi tutti sulla linea di partenza per il grande epilogo di un 2021 ricco di gioie per lo sport nostrano. Cosa sarà in grado di realizzare Nibali? Sarà della partita e mostrerà che la classe di un purosangue non tramonta con l’età oppure dovrà leccarsi le ferite? Per dirlo è presto, la risposta è ancora scrigno inviolabile: ma dalle strade pronte a farsi magico teatro all’aperto cominciano ad alzano echi di battaglia a cui un campione come Nibali non può non dare ascolto. La posta in palio è ben più alta della mera forza e di una vittoria prestigiosa: lo Squalo dello Stretto ne è consapevole e naviga sornione a vista, pronto per dimostrare che il suo morso non è ricordo lontano.