Mondiali 2021 / Moscon vuole il salto di qualità. E quando veste la maglia azzurra è un altro corridore

Moscon
Gianni Moscon in una foto d'archivio in maglia azzurra al campionato europeo
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L’Ital bici può contare su diverse punte per la prova in linea dei campionati mondiali élite uomini. La gara che si terrà domenica 26 settembre, da Anversa a Lovanio, si apre a molteplici soluzioni e la nazionale di Davide Cassani può fare affidamento su quattro punte in grado di ottener un risultato importante sull’esigente percorso di 268,3 chilometri. Una di queste è Gianni Moscon che con la prova iridata ha un feeling particolare e, al contempo, un conto in sospeso.

Il grande passo in avanti

Ai mondiali Moscon, sino ad ora, ha colto due importanti piazzamenti: il quinto posto nel 2018 a Innsbruck e il quarto posto nella giornata da tregenda di Harrogate nel 2019 dove arrivò poco staccato dai primi tre classificati in cui il nostro Matteo Trentin colse un argento che ancora ferisce appassionati e addetti ai lavori. Ciò che manca all’alfiere della Ineos è il podio, una medaglia che possa proiettarsi verso una nuova dimensione. Quale? Quella del campione, in grado di far la voce grossa in un movimento dove i numeri uno non mancano.

Tra costoro può rientrare anche il corridore trentino che dalla sua ha talento, eleganza in bici e la giusta tenacia per esprimersi come un prim’attore in quei muri fiamminghi che gli si addicono e in cui può ben comportarsi. L’avvicinamento al mondiale è stato buono: dopo i campionati europei, ha preso parte al Giro di Toscana, alla Coppa Sabatini e al Memorial Marco Pantani. Proprio alla Coppa Sabatini ha cercato più volte di mettersi in sostra, attacando con decisione nella parte finale ma dovendosi accontentare del settimo posto in una manifestazione vinta con astuzia da Michael Valgren davanti al campione d’Europa Sonny Colbrelli.

Moscon è una sorta di mina vagante per questi mondiali: non parte come capitano unico ma come outsider di lusso che, libero dalle pressioni che investono il faro di ogni nazionale, potrebbero permettergli di tentare il colpaccio e inserirsi nell’azione decisiva. Così non fosse, potrebbe essere un elemento fondamentale per Colbrelli, per il caparbio Trentin e per un Giacomo Nizzolo pronto a far valere uno spunto veloce di cui si conosce molto bene la validità.

Ventisette anni compiuti ad aprile, il 2021 di Moscon è stato vincente in tre occasioni: nella prima e nella terza tappa del Tour of the Alps e in occasione del Gran Premio città di Lugano. Che sia la prova iridata lo scenario per realizzare un poker che, finalmente, farebbe compiere a Moscon il grande passo in avanti che da lui ci si aspetta? Le strade fiamminghe conoscono la risposta e solo due giorni mancano per conoscerne il responso.