Mondiali 2021 / Enigma Van der Poel: dove può arrivare il campione olandese?

Van der Poel
Mathieu Van der Poel ai Campionati del Mondo di Harrogate nel 2019 dove fu quarantatreesimo
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I tifosi lo attendevano, gli addetti ai lavori ci speravano: Mathieu van der Poel sarà al via domenica 26 settembre della prova in linea dei campionati mondiali riservata agli élite uomini su un tracciata adattissimo alle sue caratteristiche, molto simile a quel Giro delle Fiandre da lui vinto nel 2020.

Mina vagante

Sulla classe del corridore olandese, capace di ritagliarsi un ruolo di primissimo piano sia nel ciclocross che su strada, non possono esserci dubbi. Il talento e i risultati parlano per lui. Ciò che frena gli entusiasmi è un interrogativo lecito dettato dalle recenti vicende che hanno riguardo il corridore della Alpecin-Fenix: come sta van der Poel? I dolori alla schiena sono stati finalmente messi alla spalle? Sarà in grado di esprimersi al meglio in un percorso esigente dove la sforzo profuso sarà notevole?

Rispondere a queste domande è ostico, lo stesso van der Poel non si è lasciato andare a proclami e dichiarazioni. La caduta in occasione della prova di mountain bike alle Olimpiadi di Tokyo è una ferita che ha lasciato segni non di poco conto sia a livello fisico che mentale. Sono stati tanti i problemi alla schiena per il vincitore de Le Strade Bianche 2021, che ne hanno limitato notevolmente l’efficienza di azione e non gli hanno concesso di allenarsi con la stessa intensità degli avversari.

Dopo lo stop dettato dall’incidente a Tokyo van der Poel è comunque riuscito a gareggiare, imponendosi nella Antwerp Port Epic il 12 settembre e ottenendo un discreto ottavo posto la settimana successiva alla Primus Classic. Immediatamente, come da consuetudine, gli entusiasmi non hanno tardato a sorgere ma van der Poel con maturità e modestia è stato molto chiaro: «Queste gare non sono il campionato mondiale, lì sarà tutto completamente diverso».

Impossibile dargli torto. La prova iridata è un altro paio di maniche e bisognerà fare i conti con situazioni completamente diverse. Nessuno può conoscere il reale stato di forma di van der Poel, probabilmente nemmeno lui ne è pienamente a conoscenza. Ma, nonostante ciò, bisogna riconoscere la caparbietà del fuoriclasse di Kapellen che ha deciso di mettersi in gioco e di onorare la prova iridata, dimostrando amore incondizionato e profondo rispetto per un ciclismo che di gesti come questo non si stancherà mai di nutrirsi.