Cipollini rivela: «Ho parlato del futuro con Dagnoni. Io ct? Dovrei pensarci, da brividi arrivare dopo Martini e Ballerini»

Cipollini
Mario Cipollini all'Italian Bike Festival 2021 di Rimini
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Cordiano Dagnoni continua la sua ricerca per arrivare alla nomina del successore di Davide Cassani alla guida della Nazionale. Il presidente federale non ha nascosto che sta sentendo molti corridori perché ci tiene a non sbagliare la scelta della persona che dovrà prendere indiscutibilmente un’eredità molto pesante.

Recentemente è stato in Toscana, legittimo chiedere a Mario Cipollini se il presidente ha parlato anche con lui. «Sì, ho avuto un colloquio con il presidente Dagnoni, ma abbiamo solo scambiato delle idee».

Mario, ti piacerebbe prendere in mano la Nazionale?

«Onestamente non ci ho mai pensato seriamente. Non sarebbe una decisione facile, andrebbe meditata bene perché la Nazionale italiana di ciclismo è una cosa davvero molto grossa».

Ma ti piacerebbe?

«Devo pensarci e capire bene ruolo e responsabilità. Forse con dei bravi collaboratori. Ma non mi è stato proposto nulla e tanto meno ho avanzato richieste io».

Sei una figura molto carismatica e tanto popolare.

«Penso di avere delle competenze, ma quello è un ruolo nei confronti del quale ho un grandissimo rispetto. Se penso che in quell’ammiraglia si sono seduti Alfredo Martini e Franco Ballerini mi vengono i brividi».

Che impressioni hai raccolto dal colloquio con Dagnoni?

«Ripeto, è stata una chiacchierata molto informale e penso che il presidente sia in carica da troppo poco tempo per esprimere valutazioni sul suo lavoro. Anche se finora non si è visto nulla, credo che gli vada lasciato il tempo di agire per poi poter valutare le sue decisioni».