Grand Prix Wallonie: Laporte spietato, ma è un capolavoro di Consonni

Christophe Laporte conquista la quarta vittoria stagionale el Gran Prix Wallonie
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Avviso ai naviganti: chi pensa che il ciclismo sia uno sport dove la strategia non conti, ha sbagliato canale. La lezione impartita dalla sessantesima edizione del Grand Prix Wallonie è stata proprio questa: ha vinto Christophe Laporte – al quarto sigillo in stagione – ma è un successo da condividere totalmente con il Team Cofidis e in particolare con il campione olimpico Simone Consonni: meraviglioso e fondamentale il lavoro svolto dal bergamasco che ha spianato la strada al trionfo del compagno. Ha tirato fino all’ultimo chilometro a tutta, lasciando in preda ai crampi per aver dato ogni singola goccia di energia, Laporte in testa.

Al francese non è rimasto altro che dare la sgasata finale e conquistare nettamente il Grand Prix Wallonie davanti a Barguil e Van der Sande. La Vallonia porta bene a Laporte, permetteteci il gioco di parole: qui aveva già vinto nel 2018 il cinquantacinquesimo Circuit de Wallonie davanti a Sarreau e Pithie. Insomma per lui, dici Vallonia, dici vittoria. Nella Top Ten di oggi anche Godon, Tiller, Konrad, Van Asbroeck, Benoot, Claeys e Teugels. Per un verdetto che la Cofidis ha cercato, voluto e meritato, costruendolo con una strategia perfetta che, ancora una volta, ha confermato un teorema (quasi) inconfutabile: nel ciclismo vincono le squadre organizzate e che hanno un piano ben chiaro stampato in testa, definendo ruoli e ogni minimo dettaglio. Consonni ha spalancato Laporte della vittoria, confermandosi una locomotiva infaticabile e fenomenale quando c’è da “menare” le danze.

Grand Prix Wallonie: ordine d’arrivo