Il caso Cassani non interessa il Consiglio Federale della Federazione Ciclistica

Cassani
Davide Cassani, responsabile di tutte le squadre nazionali della Federazione Ciclistica Italiana. La sua esperienza da cittì si chiuderà dopo i Mondiali
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Chi immaginava che il consiglio federale, a partire dal suo vice presidente Norma Gimondi (che ha la delega sull’attività professionistica) approfittasse della riunione in programma in Val di Sole per aggiornarsi sulla situazione di Davide Cassani non può che essere rimasto stupefatto dal fatto che nessuno ha sentito il bisogno di chiedere al presidente lumi sulle sue strategie in merito alla gestione della Nazionale che più di tutte rappresenta e qualifica il ciclismo italiano. L’argomento “non era all’ordine del giorno” e nessuno ha sentito il bisogno di chiedere nulla!

Alla vigilia invece è stato diffuso un comunicato nel quale si accusa la stampa di avere acceso sulla questione un’attenzione spropositata dimenticando, clamorosamente, che questa attenzione è stata accesa proprio dal presidente Dagnoni che, annunciando l’esonero di Davide Cassani sul palcoscenico olimpico e avviando le consultazioni con i candidati (per Davide Bramati era stata chiesta anche l’autorizzazione a Patrick Lefevere) ha ampiamente giustificato l’attenzione dei media su uno degli argomenti che da sempre attira maggiormente l’attenzione del movimento.

Dagnoni e l’esonero di Cassani comunicato senza una delibera del consiglio federale

Resta il fatto che Cordiano Dagnoni ha comunicato l’esonero di Cassani senza una delibera del consiglio federale. Ha avviato le consultazioni senza parlarne mai in sede ufficiale. Nessuno degli eletti ha sentito il bisogno di informarsi sulla vicenda. Al di là del caso Cassani, resta da capire quale sarà il ruolo di questo consiglio federale che evidentemente non sente il bisogno di rendersi partecipe delle decisioni che più qualificano le strategie di un nuovo corso che finora ha più lucrato sul lavoro dei predecessori che sul proprio. Difficile pensare che, come i consiglieri federali, la stampa possa dimenticare l’argomento e quando si è criticata l’improvvida comunicazione olimpica del presidente, lo si è fatto proprio immaginando il logorio cui aveva inevitabilmente esposto Davide Cassani e la Nazionale.