Fabio Aru, il momento della verità: oggi comincia la vera Vuelta di Spagna

Fabio Aru
Fabio Aru, qui insieme a Vincenzo Nibali e Diego Ulissi, alla partenza del Campionato italiano 2021
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Davanti alle salite non ci si può nascondere. Gli uomini di classifica ne sono consapevoli e quando la strada sale sanno che è giunto il momento di mostrare quanto valgono. Fabio Aru è tra coloro che oggi vedono cominciare ufficialmente la loro Vuelta de Espana. Nel suo caso, da quanto dichiarato poco prima dell’avvio, l’ultima corsa di una carriera che proprio sulle strade spagnole lo ha visto protagonista indiscusso con la vittoria nel 2015.

La grande corsa a tappe spagnola ha dato buone risposte a Fabio Aru sino ad ora. La cronometro d’apertura dello scalatore di Villacidro è stata buona, dimostrazione di una condizione che può crescere. Ha accusato 37 secondi dal favoritissimo Roglic ma appena dieci da Egan Bernal e due secondi meglio ha fatto rispetto a Mikel Landa. Nella terza tappa, con il Picon Blanco a mietere vittime illustri quali il campione olimpico Richard Carapaz, Aru era tra i primi 8 per poi accusare 7 secondi gli ultimi 300 metri su un finale esplosivo reso decisamente arcigno dal forcing Movistar portato avanti dall’Imbatido Alejandro Valverde.

L’Alto de La Montana de Cullera anteprima del Balcon de Alicante

E a proposito di finale esplosivo oggi si comincerà a fare sul serio in questa sesta tappa che da Requena conduce all’Alto de la Montana de Cullera: 158,3 chilometri di cui tanti in pianura per poi trovarsi di fronte ai durissimi due chilometri finali alla pendenza media del 9,4 %. Un finale che si presta bene sia a uomini da classiche che da Grandi Giri. Aru è atteso a un banco di prova significativo, non tanto per un eventuale tentativo di aggiudicarsi la tappa – che comunque potrebbe verificarsi qualora stesse bene – bensì per vedere la risposta del suo fisico sul secondo arrivo in salita della Vuelta e valutare quanta differenza c’è tra lui e chi punta alla classifica generale. Attualmente è dodicesimo, secondo degli italiani dietro Ciccone, in settima posizione, ma davanti a Caruso che ad oggi  tredicesimo.

Arriva il Balcon de Alicante

Oggi sarà il giorno della verità con la prima vera e propria tappa di alta montagna. Da Gandia si va al Balcon de Alicante, 152 chilometri di cui 42,7 in salita. I GPM saranno 6: l Puerto La Llacuna, 9,4 km pendenza del 6,2%, il Puerto de Benilloba, 3 km al 3,5%, il Puerto de Tudons, 7,1 km al 5,2%. Il Puerto El Collao, 9,5 km al 4,6%. Il Puerto de Tibi, 5,3 km al 5,3% e infine il temuto Balcon de Alicannte con i suoi 8,4 km al 6,2% dove ci si giocherà la tappa e dove si attende il primo scossone alla classifica generale. Il Balcon de Alicante non è una ascesa proibitiva ma è abbastanza lunga e arriva dove dopo 5 GPM che non sono poca cosa. A quel punto non ci si potrà più nascondere: chi avrà le gambe per dire la sua è chiamato in causa. Aru è tra questi: pedala bene, ha il desiderio di lasciare il  segno per i suoi tifosi, per il suo orgoglio ferito e per la sua terra sarda pronta a spingerlo lungo i tornanti delle salite che lo hanno reso a pieno titolo il Cavaliere dei Quattro Mori.