Vuelta, la galassia dei favoriti implode: dal duello Roglic-Bernal a Landa, osservati speciali Aru e Ciccone

Primoz Roglic ed Egan Bernal, attesi protagonisti della Vuelta, alla partenza dell'undicesima tappa del Tour 2020 da Chatelaillon-Plage a Poitiers (foto: A.S.O./Alex Broadway)
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Caratteristiche atletiche e caratteri differenti ma uniti da un obiettivo prestigioso: vincere la Vuelta de Espana. Primoz Roglic ed Egan Bernal sono i due favoriti, i principali nomi sulla bocca di tutti: i tifosi li aspettano, gli addetti ai lavori conoscono bene il loro valore. Il 2021 sino ad ora ha sorriso a entrambi: Egan Bernal ha vinto da dominatore il Giro d’Italia, dimostrando maturità specialmente nei momenti in cui è facile perdere la rotta, Primoz Roglic – dopo la caduta al Tour de France che lo ha tagliato fuori dai giochi – si è rifatto con una splendida medaglia d’oro alle Olimpiadi nella cronometro individuale. Le cronometro sono terreno prezioso per Roglic che, qualora il distacco tra i due dovesse essere esiguo, potrà giocarsi fino in fondo la ghiotta occasione dell’ultima tappa, una crono di 33,8 chilometri che conduce a Santiago de Compostela.

D’altro canto Egan potrà sfruttare le sue doti di scalatore puro nell’ultima settimana, dove si susseguono ben quattro tappe di montagna prima del grande epilogo. Non solo però Bernal Roglic: da tenere d’occhio l’alfiere della Bahrain-Victorious Mikel Landa che, dopo la delusione dell’ultimo Giro d’Italia a causa di una brutta caduta, si presenta come  guastafeste d’eccezione con una forma più che discreta come testimonia la sua vittoria alla Vuelta a Burgos.

Vuelta, i favoriti: non solo Bernal e Roglic. Aru e Ciccone pronti a combattere!

Al suo fianco potrà contare su un gregario di lusso, quel Damiano Caruso secondo all’ultima edizione della Corsa Rosa. Da non dimenticare il campione olimpico Richard Carapaz che potrà giocarsi le sue carte se non per la vittoria almeno per il podio. Podio che fa gola a tanti corridori: su tutti il nostro Giulio Ciccone che dovrà vedersela con i due alfieri della Movistar Miguel Angel Lopez che può vantare già un terzo posto tre anni fa nella corsa spagnola, e con Enric Mas secondo nel 2018 e quinto lo scorso anno. Non mancherà il russo Aleksandr Vlasov quarto all’ultimo Giro d’Italia, il britannico Hugh Carty terzo alla scorsa Vuelta e vincitore sull’Angliru. Ma i nomi papabili per la Top Five non finiscono qui: attesa per il francese Romain Bardet, apparso in ottima condizione alla Vuelta a Burgos prima della caduta per cui ha perso la maglia di leader nell’ultima frazione, per l’esperto colombiano Rigoberto Uran decimo alla Grande Boucle e per Fabio Aru: il Cavaliere dei Quattro Mori sembra aver ritrovato il sorriso  come dimostrato dal secondo posto alla Vuelta a Burgos: le incognite non mancano, però un Aru così pimpante non si vedeva da tempo e questo non è un elemento da sottovalutare per lo scalatore di Villacidro che su queste strade diventò grande aggiudicandosi la corsa a tappe spagnola nel 2015.