Ciccone, pressure test alla Vuelta: primo Grande Giro da capitano per dare una svolta alla carriera

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Giulio Ciccone in una foto d'archivio al Giro d'Italia 2021
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Nel ciclismo come nella quotidianità ciò che conta è l’istante, il momento da cogliere: Giulio Ciccone ne è consapevole ed è pronto ad affrontare la Vuelta de Espana come capitano unico della sua squadra Trek Segafredo. Sarà la prima volta per il sanguigno abruzzese che del correre garibaldino ha fatto punto di forza e i presupposti per fare bene all’importante esame a cui è atteso ci sono tutti. Il miglior risultato ottenuto da Ciccone sino ad ora in un Grande Giro è stato il sedicesimo posto alla Corsa Rosa del 2019, anno in cui ottenne la maglia blu di leader della classifica scalatori e una splendida vittoria nella tappa da tregenda che da Lovere portava a Ponte di Legno, ottenuta dopo essere transitato per primo sul Passo del Mortirolo.

Giulio Ciccone: capitano della Trek-Segafredo alla Vuelta, che strategie?

A oggi, il 2021 non è stato un anno fortunatissimo: al Giro d’Italia, in cui accanto a sé aveva Vincenzo Nibali, ha corso in maniera ottima per due settimane restando in più di una occasione con Egan Bernal ma una caduta nella diciassettesima tappa lungo la discesa del Passo di San Valentino lo ha fatto fuori dai giochi causandone il ritiro. Galeotta fu la caduta anche alle ultime Olimpiadi di Tokyo che non ha permesso al caparbio scalatore di giocarsi le sue carte.

Ma tutto questo appartiene al passato e Ciccone è chiamato a un salto di maturità alla soglia dei ventisette anni: al suo fianco avrà corridori di grande esperienza come Alex Kirsch e Kiel Reijnen fondamentali nelle frazioni di pianura e ventose, e un tridente significativo per le tappe di montagna: il lombardo Gianluca Brambilla, che nel suo palmares può vantare una tappa al Giro e alla Vuelta, il francese Kenny Elissonde, che trionfò sull’Angliru nel 2013 al termine di una lunga fuga, e il giovane spagnolo Juan Pedro Lopez, passato professionista lo scorso anno. Le occasioni per attaccare e testarsi non mancano di certo: Picon Blanco, il Balcon de Alicante, l’Alto de Velefique, l’inedito Altu d’El Gamoniteiru sono solo alcune delle asperità che possono rendere grande un corridore. Ciccone attende sornione, sa il suo valore e la tenacia non gli manca: non resta che attendere il responso della strada, maestra severa che non fa sconti e non accetta giustificazioni.