TOKYO 2020 / Le pagelle: quattro eroi, un galantuomo, due Presidenti scatenati e un grazie a Cassani

Tokyo 2020
Da sinistra a destra: Giovanni Malagò, Jonathan Milan, Filippo Ganna, Francesco Lamon, Marco Villa, Cordiano Dagnoni, Simone Consonni ed Elia Viviani (foto: FCI/Bettini)
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GANNA – 10
Straordinario, gigantesco, devastante soprattutto nel finale quando sia ieri contro la la Nuova Zelanda in semifinale che oggi nella finalissima di Tokyo 2020 contro la Danimarca, ha dato quella “menata” conclusiva che ha permesso al quartetto azzurro di conquistare l’oro. Dopo la crono beffa conclusa al quinto posto ma a soli due secondi dal bronzo e a quattro dall’argento, Pippo si rifà con gli interessi centrando l’obiettivo a lungo inseguito.
A questo punto per il campione del mondo di Imola comincia un nuovo capitolo della sua carriera: il capitolo delle grandi classiche da mettere nel mirino. La stoffa per togliersi altre straordinari successi c’è
ma non bisogna perdere tempo. Dunque forza, la squadra gli dia più libertà e lui esiga più spazio!

LAMON – 10
La sua partenza dai blocchi non concede scampo e sebbene Francesco abbia avuto qualche incertezza in batteria, si è subito riallineato mettendo addirittura in difficoltà Ganna nella partenza lampo contro la Nuova Zelanda.
Villa aveva avuto un dubbio alla vigilia della finale: quello di sostituirlo con Viviani. Beh, viste come sono andate le cose la scta di confermarlo non poteva essere la scelta migliore. A proposito, oggi era il compleanno del papà di Francesco e lui non poteva proprio fargli un regalo più bello. Non vi pare?

MILAN – 10
E’ giovanissimo, ha appena ventuno anni, eppure si ritrova già con un oro olimpico al collo. Jonathan è il futuro, anzi, è il presente del nostro ciclismo e a questa età neanche Ganna era così forte e così veloce. Il friulano è un talento cristallino, un cavallo di razza che ha ancora grandi margini di miglioramento ma anche per lui vale quanto dicevamo per Pippo. Pretenda dal suo team di essere assecondato di più e soprattutto faccia più esperienza possibile nelle grandi classiche di un giorno. Si confronti con i campioni sui palcoscenici internazionali che fanno la differenza e non abbia paura di prendere qualche “stecca”. Si butti nella mischia perché l’esperienza conta e gli potrebbe tornare utile molto prima di quanto possa immaginare.

CONSONNI – 10
Generosi come lui non è facile trovarne. Ha sette vite Simone e quando lo dai per finito lui è lì che rinasce dandoti il fritto che fa la differenza. Questa medaglia è un premio ai tanti sacrifici fatti per portare il suo compagno Viviani a vincere ma ora che Elia a fine anno cambierà squadra, Simone deve cogliere la palla al balzo prendendosi le responsabilità di mettersi in proprio. L’oro olimpico gli darà fiducia e autostima quindi forza Simone, addosso tocca te. Credici!

VILLA – 10
Un galantuomo. Alle spalle di un quartetto d’oro non può non esserci un tecnico straordinario. Ma Marco non è solo un ottimo coach: è molto, molto di più! Ha cresciuto questo gruppo con passione e pazienza; devozione e gentilezza e i risultati (e che risultati!) oggi sono sotto gli occhi del mondo. Un punto fermo per il presente ma anche per il futuro: con lui, ragazzi, la nostra pista è in ottime mani.

MALAGO’ – 10
Che carica, Presidente! Il suo tifo scatenato in tribuna rimarrà uno dei momenti più simpatici e colorati di queste Olimpiadi.
Il Presidente del Coni non poteva perdersi questo appuntamento e lo ha fatto alla grande calandosi in pieno nell’emozionante finale che ha portato gli azzurri nella leggenda. E poi, che bella quella corsa scatenata dalla tribuna al centro della pista per abbracciare gli azzurri appena scesi di bicicletta con noi dietro a strappargli a caldo la prima intervista (con tanto di audio).
Che forza Presidente. Che forza! E che bello anche per noi inseguirlo così per strappargli una emozionante dichiarazione uscita dal cuore.

DAGNONI – 10
Il neo presidente della Fci sta partecipando in prima linea ad ogni gara e dopo le delusioni della strada (Longo Borghini a parte) e della mountain bike, finalmente è arrivato un oro che pesa tantissimo. Il suo mandato è cominciato pochi mesi fa e la strada da percorrere è ancora lunga ma una cosa è certa: il gruppo che Dagnoni sta costruendo attorno sé è estremamente valido (a partire da Roberto Amadio anch’egli qui a Tokyo e sempre in prima fila) dunque avanti così e mille di questi giorni…

CASSANI – 10
È tornato in Italia dopo la crono beffa di Ganna non potendo più contare sul ruolo che con la presidenza Di Rocco aveva ottenuto. In questo successo straordinario di Ganna e compagni però pensiamo sia giusto, anzi, doveroso, attribuire anche a Davide i meriti che gli spettano. Il risultato di oggi è il frutto di un lungo percorso di crescita fatto insieme a persone serie e competenti e lo stesso Villa nei ringraziamenti che ha fatto a fine gara non ha mancato di ringraziare anche il cittì della strada. Dopo le Olimpiadi conosceremo il nuovo tecnico e si parlerà di nuove scelte, okay, però in queste pagelle non potevamo non inserire anche Cassani dandogli un bel 10. Perché? Per la serietà, la correttezza e la professionalità che sta dimostrando nei confronti di una situazione che, a nostro avviso, andava gestita dalla nuova presidenza con mano decisamente più calda. Perché anche i modi, il tatto e la sensibilità, soprattutto tra brave persone, contano eccome…