Tokyo 2020 / Il medagliere del ciclismo: Olanda, Slovenia e Svizzera che bottino! Italia, solo un bronzo

Roberto Amadio, Elisa Longo Borghini, Cordiano Dagnoni ed Emilio Magni con la medaglia di bronzo conquistata nella gara in linea
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Prima settimana di gare in archivio per il ciclismo a Tokyo 2020 e tempo di bilanci per le nazionali. Tra prove in linea e a cronometro sulla strada, culminate con i trionfi di Richard Carapaz (Ecuador) e Anna Kiesenhofer (Austria) al Fuji International Speedway, la situazione del medagliere è dominata dalle selezioni europee: Olanda, Slovenia e Svizzera. L’Italia finora ha conquistato soltanto il bronzo con Elisa Longo Borghini. La classifica completa e aggiornata su quibicisport.

Tokyo 2020: le medaglie del ciclismo su strada

Nessuno come l’Olanda che con l’oro della Van Vleuten nella cronometro femminile, l’argento di Tom Dumoulin nella cronometro maschile e ancora l’argento sempre di Annemiek Van Vleuten nella prova in linea e il bronzo di Anna Van der Breggen nella gara contro il tempo, stacca tutti nel medagliere del ciclismo su strada. Tiene il passo soltanto la Slovenia grazie ai due fenomeni Primoz Roglic e Tadej Pogacar, rispettivamente oro nella sfida alle lancette e bronzo nella corsa inaugurale delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Gli allori su strada sono stati vinti da Ecuador e Austria, sicuramente non le nazioni più accreditate alla vigilia della rassegna a cinque cerchi: perciò, questi due risultati, hanno assunto un grande valore e hanno permesso a questi due Paesi di assicurarsi un posto nella storia dei Giochi.

Le medaglie della Mountain Bike

Passiamo adesso alle specialità dell’off-road che hanno rotto il ghiaccio con le specialità dell’Xco mentre la Bmx è iniziata nella giornata odierna. Svizzera padrona e dominante con quattro medaglie totali che la consacrano, ancora una volta, come patria e casa madre dei biker. E pensare che per gli elvetici, all’appello manca la medaglia di Nino Schurter, quarto nella gara maschile alle spalle dello spagnolo Valero Serrano. Da lunedì i riflettori si sposteranno sul velodromo di Izu e chissà che non cambi l’ordine gerarchico dell’Olimpiade. La caccia ai metalli pregiati, continua.