GIRO D’ITALIA U23 / Saligari: «Ayuso è forte, ma il Giro è ancora molto lungo. Bene Zambanini»

Giro d'Italia U23
Secondo appuntamento con il "commissario" Saligari nelle vesti di commentatore del Giro d'Italia U23.
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Che la Colpack-Ballan fosse la squadra più forte al via del Giro d’Italia U23 lo sapevamo. Un risultato del genere già nella seconda tappa vuol dire però andare oltre le aspettative. Maglia rosa ad Ayuso e tre corridori piazzati nei primi cinque con vittoria proprio dello spagnolo, cosa chiedere di più? Facciamo il punto della situazione con Marco Saligari!

Saligari, Colpack sugli scudi. Se l’aspettava?

«Assolutamente sì, anche se tatticamente non si sono mossi benissimo, per me potevano guadagnare di più».

Come mai?

«Nel finale hanno un po’ pasticciato. Diciamo che non li ho capiti. Ammetto però che vedere Ayuso all’attacco già nella seconda tappa mi ha lasciato piuttosto sorpreso».

Troppo presto?

«Considerando che il Giro è molto lungo sì. Bisogna centellinare le energie. Spendere così tanto alla seconda tappa per guadagnare 8 secondi non so quanto possa convenire».

Come cambia ora la corsa della Colpack?

«Da domani dovranno iniziare a tenere chiusa la corsa e con solo quattro uomini non è affatto facile. Tutti si aspetteranno un lavoro extra da loro, devono stare attenti a non farsi sorprendere».

Ayuso però sembra davvero di un’altra categoria…

«Si, non a caso ha già firmato un contratto di cinque anni con la UAE Team Emirates. Sono davvero in pochi i corridori che da dilettanti possono permettersi di firmare degli accordi simili. Però lo voglio vedere sulle salite più dure».

Delle altre squadre chi hai visto bene?

«Si è mossa abbastanza bene la Zalf. Zambanini e Benedetti sono due corridori interessanti e si sono fatti trovare abbastanza pronti. Tutto sommato hanno perso solo 8″».

Domani ci aspetta una tappa interessante. Come la vedi?

«Il percorso è interessante. Nella parte centrale ci sono alcune delle salite affrontate alla Nove Colli. L’ultimo GPM però è a 40 chilometri dal traguardo di Cesenatico, forse è un po’ troppo lontano per vedere muoversi i big della generale. Da non sottovalutare l’arrivo di una fuga».