GIRO D’ITALIA / Almeida accusa: «Mi hanno ordinato di aspettare Evenepoel ma stavo bene. Meglio non dire quello che penso»

Almeida
Remco Evenepoel, Romain Bardet e Joao Almeida al traguardo di Montalcino.
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Polemiche in casa Deceuninck-QuickStep dopo la difficile tappa dello sterrato di Montalcino. La “crisi” di Evenepoel ha costretto il direttore sportivo Davide Bramati a fermare gli altri componenti della squadra per aiutare il proprio capitano, tra questi anche Joao Almeida.

Il portoghese non ha affatto gradito questa operazione e ai media del suo paese si è lasciato andare a un «Preferisco restare in silenzio piuttosto che dire quello che penso». C’è da dire però che Almeida ha iniziato questo Giro d’Italia con una condizione tutt’altro che ottimale, accusando un ritardo di quasi cinque minuti nel primo arrivo in salita a Sestola.

Entrambi erano partiti da Torino con i gradi di capitano, ma la strada ha dato subito la sua sentenza. Ora la situazione si sta ribaltando e per Bramati sarà tutt’altro che semplice tenere calme le acque tra i suoi talenti più cristallini.