GIRO D’ITALIA / Bramati: «Un’azione da lontano di Evenepoel per ribaltare il Giro? Non escludo niente»

Bramati
Davide Bramati, direttore sportivo della Deceuninck-QuickStep.
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Alla partenza della dodicesima tappa da Siena, Davide Bramati ha voluto spiegare quanto successo ieri e come la squadra si muoverà nei prossimi giorni.

Davide, come va interpretato il gesto di Evenepoel che si toglie l’auricolare?

«Così come l’avete visto, un gesto di stizza magari non bello da vedere ma assolutamente normale per un ragazzo della sua età e in un momento di difficoltà».

Ve lo aspettavate così in forma?

«Ti dico di no, anche se secondo molti alla vigilia eravamo i favoriti… Non scherziamo, forse qualcuno si sta dimenticando dell’incidente che Evenepoel ha avuto. Sta facendo un miracolo ad essere dov’è».

Quali sono i suoi rapporti con Almeida?

«Normali, fanno quello che viene chiesto loro e che la strada suggerisce. E sul portoghese vorrei fare una puntualizzazione».

Prego.

«Fino al 31 dicembre è un nostro corridore, quindi siamo noi a decidere con lui quale ruolo assegnargli. A decidere non sono i contratti che scadono, ma i direttori sportivi».

Col piglio che ha possiamo aspettarci da Evenepoel un attacco da lontano per ribaltare il Giro?

«Io non escludo niente, dico soltanto che Evenepoel non è un marziano, quindi dovrà fare i conti con le energie rimaste, con le salite e con gli avversari. Se questi fattori dovessero allinearsi, perché no?»