GLI 8 MISTERI DEL GIRO/ALMEIDA Cunego: «Può ripetersi, ma deve gestirsi per superare la terza settimana»

Almeida
Il quarto degli otto misteri del Giro d'Italia 2021, proposti da Bicisport: è il momento di Joao Almeida (foto: LaPresse)
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Nel Giro d’Italia 2020, ormai ribattezzato “Il Giro delle sorprese”, abbiamo imparato a conoscere il giovane Joao Almeida. Partito come capitano della Deceuninck-QuickStep, il portoghese ha conquistato la maglia rosa già alla terza tappa ed è stato in grado di difenderla fino a metà della terza settimana, quando è stato costretto a cedere il simbolo del comando a Hindley dopo la durissima tappa dei Laghi di Cancano.

Quest’anno Almeida ci riprova, anche se all’interno del team dovrà dividere la leadership con uno dei corridori più talentuosi del gruppo, Remco Evenepoel. Uno che il Giro da giovanissimo è stato capace di vincerlo è Damiano Cunego. Quindi chi meglio di lui ci può parlare di Almeida?

Damiano, riuscirà Almeida a ripetere quanto fatto di buono nel 2020?

«Allora, innanzitutto non ha vinto, quindi riconfermarsi sarà sicuramente più semplice. Quel che gli è mancato lo scorso anno è stata la terza settimana, dove si decide la corsa. Ha poi avuto più libertà di movimento all’inizio e questo gli ha permesso di prendere la maglia rosa e di tenerla tanti giorni. Sicuramente lui è migliorato tanto ed ha più esperienza di prima e questo gioca in parte a suo favore».

Quale pensi possa essere il suo punto forte e il suo punto debole?

«Il punto forte è l’età e di conseguenza il recupero che allo stesso tempo è anche il suo punto debole perché pecca di esperienza come ho detto prima. Poi ripeto non avendo vinto non si può parlare di ripetersi, ha fatto bene l’anno scorso ma nulla di eccezionale perdendo poi il podio a fine Giro».

Come conviverà con Evenepoel?

«Credo non ci saranno particolari problemi. Evenepoel è un talento, ma non dimentichiamoci che torna a correre dopo nove mesi. Bisogna andare cauti con lui. Almeida sarà il capitano della Deceuninck, senza alcun dubbio».