Ulissi è tornato: la paura, la rinascita e ora all’assalto per un grande Giro

Ulissi
Diego Ulissi in azione al Tour Down Under 2020.
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Diego Ulissi non aveva grandi aspettative in questo Giro di Romandia. Lo aveva detto alla vigilia, «parto per mettere chilometri sulle gambe in vista della corsa rosa». E in effetti di chilometri ne sta facendo. In un modo o nell’altro lo abbiamo visto sempre davanti: ieri è andato in fuga nella Aigle-Martigny, in quello che doveva essere il percorso del mondiale 2020 adatto alle sue caratteristiche, mentre oggi ha provato a sprintare con Colbrelli e Bevin cogliendo un ottimo quinto posto.

L’inverno di Diego è stato molto difficile. Veniva da due splendide vittorie di tappa al Giro d’Italia e questo era l’anno della conferma ad altissimi livelli. E invece no, a metà dicembre gli è stata diagnosticata una miocardite, un fulmine a ciel sereno che lo ha tenuto lontano dalla bicicletta per parecchi mesi. Poi la delicata operazione all’ospedale di Ancona e il lento recupero.

I primi allenamenti sono arrivati solo a febbraio, in compagnia degli amici di sempre Bettiol, Nibali e Pozzovivo, mentre il rientro alle corse solo ai primi di aprile in Spagna, al GP Indurain. In una bella intervista del vicedirettore di Bicisport Luca Neri, Diego non ha nascosto di aver avuto paura di smettere, ma fortunatamente tutto è andato per il meglio.

Alle Ardenne però la sfortuna è tornata. La falsa positività al Covid-19 lo ha costretto, insieme a tutta la sua squadra, a non partecipare alla Freccia Vallone, corsa che lo ha sempre visto grande protagonista. Ora però è tutto alla spalle. Al Giro di Romandia sono arrivate le prime prove di Giro d’Italia. Manca sempre meno alla partenza di Torino e Ulissi ci sarà, eccome se ci sarà…