Per dirla alla maniera di Fabio Concato, quella da poco trascorsa è stata una domenica bestiale per i corridori italiani. Non in senso negativo, ma piuttosto perché emotivamente molto intensa. Dapprima c’è stata la Gand-Wevelgem agrodolce, con tre italiani nei primi quattro posti. Giacomo Nizzolo, Matteo Trentin e Sonny Colbrelli: sarebbe stato meraviglioso scandire i loro nomi con mnemonica sequenzialità, alla maniera delle formazioni di calcio leggendarie, per celebrare la tripletta sul podio. Purtroppo ci ha pensato Wout Van Aert a rovinare la filastrocca e la festa.
Riscatto
Poi, dopo un’ora dalla fine della Gand, ci ha pensato Elia Viviani a far sorridere gli appassionati italiani. Il Profeta non si era dimenticato come si vince, ma non era nemmeno così scontato convincere la Dea bendata a concedergli nuovamente un pizzico di benevolenza, mettendo da parte un periodo sfortunato tra cadute e infortuni. Nella Francia della sua Cofidis è arrivato il primo hurrà alla Cholet Pays la Loire e ora, per sua stessa ammissione, Viviani vuole continuare così.
Bersaglio grosso
Lo stesso Viviani, Nizzolo e Trentin vorranno confermare le buone impressioni della domenica quasi perfetta alla Dwars door Vlaanderen. È l’antipasto ideale in vista dell’abbuffata del Fiandre, il test ideale per capire se la vittoria nella classica monumento sarà davvero fattibile. Insieme a loro ci sarà anche Davide Ballerini, che però dovrà fare i conti con la presenza di Julian Alaphilippe. E poi anche quell’Alberto Bettiol vincitore a sorpresa al Fiandre 2019. Insomma, l’Italia non presenterà atleti considerati favoritissimi, ma è ben assortita di outsider pronti a sfruttare ogni debolezza dei cannibali. E a giudicare anche dall’epilogo dell’ultima monumento, la Milano-Sanremo, non è vietato sognare.
