Van Aert: «Van der Poel semplicemente più forte, ma lo aspetto alla Sanremo»

Van Aert
Wout Van Aert in azione sullo sterrato allo scorso Tour de France (foto: A.S.O./AlexBroadway)
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Perdere contro il tuo più grande rivale non è mai facile da digerire, soprattutto quando parti con il numero uno dietro la schiena. Wout Van Aert tuttavia, quarto al traguardo di Piazza del Campo, non può che riconoscere lo strapotere di Mathieu Van der Poel, semplicemente più forte di tutti in questa splendida edizione della Strade Bianche.

Il belga della Jumbo-Visma, all’esordio stagionale, ha comunque ben figurato, chiudendo ai piedi del podio dopo una gara difficile che lo ha visto più volte all’inseguimento. Il lungo ritiro sul Teide gli ha probabilmente tolto quello spunto e quel cambio di ritmo che servivano per rispondere alle accelerazioni degli avversari, ma Van Aert ne è consapevole e non ha alcun rimpianto…

«Nel finale davanti c’erano tutti i migliori corridori al mondo. Devo riconoscere che alcuni andavano più forte di me, devo accontentarmi di questo quarto posto perché mi mancavano alcuni watt quando la corsa si accendeva.

«C’era molto vento, spesso contrario. Per oltre 90 chilometri era più facile stare a ruota rispetto agli altri anni, ecco perché sullo sterrato di Monte Sante Marie eravamo ancora in tanti. Solitamente arriviamo in quel settore con un gruppetto ridotto all’osso…

«Alla prima accelerazione ho pagato, ma insieme a Pidcock siamo stati bravi a rientrare. Poi quando Van der Poel è andato via con Alaphilippe ho capito che per me la corsa era finita. La Strade Bianche è una corsa che premia sempre il corridore migliore.

«Comunque in vista dei prossimi appuntamenti, Milano-Sanremo in primis, sono fiducioso. Ero lì con i migliori senza alcuna gara sulle gambe. Sono arrivato quarto e sono contento. Ci vediamo alla Classicissima…»