La federazione neozelandese si mette di traverso: bocciata la nuova maglia di Bennett (FOTO)

Bennett George Jumbo Visma
George Bennett in testa al gruppo al Tour de France 2021 (foto: A.S.O./Pauline Ballet)
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Dopo averla a lungo bramata, qualche settimana fa un George Bennett visibilmente emozionato è finalmente riuscito a far sua la maglia di campione neozelandese su strada.

Trascorsi diversi giorni dall’agognata conquista tuttavia, le fatiche per indossare questo prestigioso vessillo non sembrano essere terminate per il nativo di Nelson.

La sua federazione infatti, come ripotato da varie testate online, ha rigettato il progetto, ideato da AGU (sponsor tecnico della Jumbo-Visma) assieme Caitlin Fielder (artista nonché moglie di Bennett), per la nuova maglia di campione nazionale, una divisa che certamente, visti i dettagli e i rimandi alla cultura All Blacks, avrebbe spiccato in gruppo.

Bennett, ovviamente, ha appreso con molto stupore (e altrettanto dispiacere) la notizia ed è subito intervenuto a The Social Distance Podcast per esternare tutta la sua frustrazione.

«Eravamo tutti entusiasti, abbiamo inviato un’e-mail a Bike NZ e abbiamo detto “ehi ragazzi, siamo davvero orgogliosi di mostrarvi la maglia che indosseremo quest’anno”, e Bike NZ ha risposto qualcosa come “nah”. Hanno detto “siamo troppo preoccupati che si possa confondere con la maglia della nazionale”. E io ho pensato “come, nel caso in cui la nazionale iniziasse il Giro d’Italia?»

Bennett ha quindi rivelato di essersi rivolto all’UCI per provare a trovare una soluzione ma il tentativo non è andato a buon fine.

«In pratica loro hanno detto all’UCI “no, noi abbiamo registrato una maglia bianca con una felce nera”. L’hanno semplicemente rigettata. Ora la maglia che indosserò va bene ma non sarà sorprendente come quella proposta.Era una maglia fantastica e sembrava davvero così bella…».

La risposta della federazione

In merito al disappunto del neocampione nazionale, la federazione locale ha detto di aver apprezzato il lavoro suo e del suo team specificando però che, avendo già depositato al massimo organismo internazionale il prototipo della divisa nazionale (bianca con una felce nera) valido per il 2021, non era possibile cambiare le regole in corsa.

«I campioni nazionali in tutte le nostre discipline ed eventi indossano la stessa maglia con lo stesso design registrato», ha dichiarato a Cyclingnews Jacques Landry, CEO di Cycling New Zealand. «Semplicemente non è possibile, a due mesi dall’inizio dell’anno, apportare una modifica così fondamentale al design della maglia su richiesta di un campione nazionale».

Bennett perciò dovrà accontentarsi di vestire una divisa standard che rientri in tutti i parametri concordati dalla sua federazione con l’UCI.

La mancata osservanza di quest’ultimi, come accaduto lo scorso anno ai compagni Martin e Dumoulin con le bande iridate dei loro body da cronometro, potrebbe portare la Jumbo-Visma a pagare ogni volta multe parecchio salate.

Paradosso

Anche in virtù di quest’ultimo aspetto, Bennett ha tenuto a ribadire senza giri di parole l’assurdità della vicenda e la poca serietà di chi ha preso la decisione.

«Per ogni cronometro disputata, Dumoulin e Martin sono stati multati 2.000 franchi svizzeri e la cosa è diventata ridicola. Certi idioti vanno in giro a guardare gli spazi delle bande, l’altezza delle calze e cose così mentre noi, nel frattempo, finiamo in rettilinei con gli spartitraffico al centro. Ci stiamo concentrando sulla cosa sbagliata. Mettiamo troppa energia nel controllare i kit, questo e quell’altro, quando è questo il progresso: creare qualcosa che sembri fantastico, che piaccia alle persone e le faccia entusiasmare».