Dopo l’Etoile de Besseges, prosegue in Francia la stagione della Trek-Segafredo. Il team statunitense, infatti, prenderà parte da domani a domenica 14 febbraio anche al Tour de la Provence, corsa che terrà a battesimo l’esordio nel 2021 di Giulio Ciccone.
L’abruzzese ha definito la breve corsa a tappe transalpina come «l’inizio di una stagione molto importante, forse la più importante per me da quando sono passato professionista».
In quest’ottica, per farsi non farsi trovare impreparato, negli ultimi mesi Ciccone non ha lasciato nulla al caso.
Un nuovo inizio
«Dopo il ritiro al Giro ho resettato tutto, mente e corpo, e ho lasciato da parte lo scoraggiamento e la rabbia per la stagione» ha dichiarato il vincitore della maglia blu degli scalatori al Giro 2019.
«Mi sono operato al setto nasale per risolvere un problema respiratorio che mi portavo dietro da parecchio tempo e ho passato molti giorni lontano dalla bici, cosa che raramente ho fatto in passato. Ho recuperato molto bene e a gennaio ho messo tanti chilometri nelle gambe con due ritiri, uno con la squadra e uno da solo. Non so quanto posso essere competitivo al momento dato che non ho ancora punti di riferimento, ma di sicuro sono pronto a fare il mio lavoro».
Ciccone quindi non nasconde di essere «entusiasta» di tornare a correre e di farlo anche «per mettersi definitivamente alle spalle le difficoltà del 2020».
Un roster competitivo
Al via da Aubagne, il ventiseienne di Chieti sarà accompagnato da Bauke Mollema, reduce dall’Etoile de Besseges. I due, spalleggiati in salita da Niklas Eg, proveranno a mettersi alla prova soprattutto nella terza tappa con arrivo sul celebre Mont Ventoux.
Ad occuparsi degli arrivi veloci invece saranno Matteo Moschetti ed Emils Liepins (anche loro al debutto in stagione) mentre ad assolvere compiti di gregariato ci penseranno soprattutto Koen de Kort e Kiel Reijnen.
