LIEGI-BASTOGNE-LIEGI 2023 / Ciccone è pronto: «Sarà una corsa dura, ma è adatta a me. Sono fiducioso»

Giulio Ciccone alla partenza della terza tappa della Tirreno-Adriatico 2023 a Follonica (foto: Fabio Ferrari / LaPresse)
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Giulio Ciccone ha vissuto il miglior inizio di stagione di sempre, dichiarando infatti fin dalle prime uscite di sentirsi davvero bene. Già alla seconda tappa della prima corsa a tappe dell’anno che ha disputato, la Volta a la Comunitat Valenciana, ha alzato le braccia al cielo. Dopo un’ottima Tirreno-Adriatico, condita da un secondo posto nella quinta tappa con arrivo a Sassotetto e la quinta piazza finale nella classifica generale, è arrivato a ottenere la seconda vittoria stagionale al Giro di Catalogna nella seconda tappa, beffando allo sprint in salita Primoz Roglic e Remco Evenepoel.

Il belga sarà l’avversario numero uno, insieme a Tadej Pogacar, alla Liegi-Bastogne-Liegi di domani. Un gara che accende l’animo di Ciccone. «Credo che la Liegi sia una corsa più adatta alle mie caratteristiche, specialmente in salita. Sono arrivato alle classiche con una buona condizione e il primo round, ieri, alla Fleche Wallonne, non è andato male. Era il rientro alle gare, dopo un mese incentrato sul recupero e allenamenti intensi in vista del Giro, ed è stato un buon fuorigiri, una bella attivazione. Il quinto posto è stato un risultato incoraggiante, sono fiducioso di poter fare bene domenica».

Ciccone ha cominciato ad accumulare esperienza anche nelle classiche monumento e la Doyenne l’ha entusiasmato fin dal debutto. «Il mio ricordo della Liegi risale al 2019, l’unica volta che l’ho corsa. Fu un’edizione epica, ricordo tanto freddo e acqua. E’ da sempre una corsa che mi è piaciuto seguire in tv. La trovo avvincente adatta alle mie caratteristiche. Le classiche, e le corse di un giorno in generale, sono un tipo di gara che mi piacciono. Sono gare nervose, tese, esplosive, da all-in. Devi trovare il 100% della tua condizione in quel momento, sia fisica che mentale. E’ un esaltante confronto one-to-one. Con le buone sensazioni che sento di avere, sono motivato di tirare fuori il mio meglio».

Inoltre l’abruzzese della Trek-Segafredo fa le sue previsioni per la gara di domani, dicendo la sua sui favoriti assoluti: Pogacar e Evenepoel. Ma senza tirarsi indietro per un’eventuale podio. «Per come sono andate le classiche finora, ogni previsione di scenario potrebbe essere ribaltata. All’Amstel Gold Race abbiamo visto un attacco da lontano, ieri alla Fleche tutto si è giocato sull’ultima salita. Credo che domenica ci sia spazio per provare a fare la differenza a tanti chilometri dal traguardo. E’ utile sottolineare che la Liegi ha peculiarità tutte sue. L’AGR è un continuo su è giù con strade strette e la Fleche ha il Mur de Huy che fa la selezione. La Doyenne ha salite lunghe e un finale durissimo. Sulla carta, c’è più spazio per inventare qualcosa, per provare a mettere in difficoltà il favorito numero uno, Pogacar. Inutile nascondere che molto dipenderà dall’approccio che avranno lui e la sua squadra. Una menzione, a riguardo, la merita anche il campione uscente Evenepoel e la sua squadra. Tadej e Remco arrivano con percorsi diversi, il belga più simile al mio. Pogacar ha il vantaggio di aver già dimostrato di essere al top, Evenepoel lo vedremo».

Ciccone, infine, sarà al via della Liegi-Bastogne-Liegi 2023 con la consapevolezza di avere un’ottima squadra al suo fianco. «Abbiamo dato prova, in queste classiche, di avere una squadra forte e competitiva. Se la corsa ci accendesse presto, per noi sarebbe interessante e può permetterci di sfruttare il nostro gioco di squadra. Ovviamente, però, saremo pronti per qualsiasi scenario. Auspico una corsa dura, più basata sulle capacità di endurance».