Roglic: «Noi atleti viaggiamo nel mondo, il vaccino Covid a noi per primi»

Roglic sul podio di Orcieres Merlette, dopo la vittoria della quarta tappa del Tour 2020 (foto A.S.O. Pauline Ballet)
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Una volta Primoz Roglic in inverno era abituato a lanciarsi dal trampolino e si misurava con allenamenti molto probanti al freddo. Adesso che d’inverno pratica uno sport sostanzialmente fermo, raccoglie e fa collezione di premi per quanto di buono realizzato durante la stagione. Il campione sloveno, vincitore della Vuelta 2020 e secondo al Tour de France alle spalle del connazionale Tadej Pogacar, è stato eletto Sportivo dell’Anno della rlovenia.

Un triplete fantastico per Primoz Roglic dopo il Velo d’Or e il riconoscimento di ciclista sloveno dell’anno ottenuto in coabitazione con Pogacar: sono stati dodici i successi stagionali per il fuoriclasse di Trbovlje che nel corso della conferenza stampa virtuale si è confrontato con i giornalisti su tematiche sportive e argomenti di strettissima attualità come il Covid-19: «I programmi per il 2021 non sono ancora stati definiti con precisione, ma posso anticipare che inizierò la stagione con la Parigi-Nizza e poi seguirò il programmo del 2020 fino al Tour. Rivelerò i dettagli dopo aver incontrato i direttori sportivi e lo staff e aver preso le migliori decisioni possibili per il nostro futuro».

Futuro, appunto. Con il sogno olimpico di Tokyo 2021 all’orizzonte e l’incognita Covid-19 che continua ad attanagliare il mondo intero ormai da moltissimi mesi. Questo il pensiero di Roglic sui due topic: «Le Olimpiadi nel ciclismo non contano tanto come in altri sport, ma sono importanti per me perché vengo dagli sport invernali è lì hanno un grande prestigio se ottieni risultati incredibili. Sicuramente voglio arrivare a Tokyo al top della forma, ma sono consapevole che sarà molto difficile, dato che correrò il Tour de France. Non ci sarà molto tempo tra le due gare ed entrambe andranno affrontare al massimo».

Chiusura sul vaccino per il Coronavirus: «Non abbiamo ancora parlato di questo argomento in squadra, ma la mia opinione personale è che se c’è un vaccino, noi, come atleti e persone che viaggiano in tutto il mondo, dobbiamo essere i primi a ottenerlo. Questa è la mia opinione personale, sarò in grado di dire di più dopo che avremo anche discusso questa situazione in squadra».