Il quarto posto con cui aveva concluso la Grande Boucle 2019 aveva spinto Emanuel Buchmann a ritentare l’assalto al podio della corsa francese già quest’anno.
Ad agosto però, le cose per il tedesco della BORA-hansgrohe non sono andate esattamente come da programma, complice anche la caduta nella 4^tappa del Delfinato che di fatto ha compromesso le sue chances di far bene.
Un 2020 negativo
Il Tour era il grande obiettivo della stagione per il nativo di Ravensburg che, alla luce del 38° posto finale, parlando dell’annata conclusa fa fatica a vedere il bicchiere mezzo pieno.
«Sfortunatamente non riesco a vedere qualcosa di positivo nel mio 2020», ha dichiarato Buchmann. «L’obiettivo era il Tour de France e più nello specifico salire sul podio. Tutto era stato improntato a questo scopo e non averlo raggiunto fa sì che la stagione sia praticamente da dimenticare. Le settimane dopo la mia caduta, comprese quelle del Tour, sono chiaramente state le più amare della mia carriera. Quando così tanto tempo e così tante energie su un obiettivo è terribile veder rovinato tutto per una caduta».
La consapevole analisi da cui ripartire
Anche nel 2021, nonostante la delusione rimediata quest’anno, Buchmann punterà al podio in una corsa a tappe di tre settimane.
«Nonostante quello che è successo, vedendo come stava andando il Delfinato, abbiamo visto che un podio in un grande giro è raggiungibile se tutto va perfettamente».
La prossima stagione però, il grande giro su cui puntare, per ammissione dello stesso Buchmann non dovrebbe essere il Tour de France.
«Nel 2021 proverò nuovamente a finire tra i primi tre ma non so ancora se tenterò al Tour perché il tracciato dell’anno prossimo non è certamente l’ideale per me».
