E Martinello sottolinea: «Nessun astio con Di Rocco, ma voglio sottolineare la discontinuità»

Silvio Martinello ha chiarito che non nutre astio nei confronti di Di Rocco ma solo unicamente può garantire un'inversione di rotta alla guida della Federazione.
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Silvio Martinello ha voluto specificare che non nutre nessun astio nei confronti dell’attuale presidente, Renato Di Rocco, ma che ci tiene a rimarcare una distanza ed una discontinuità assoluta e che questo vuole essere il suo elemento caratterizzante della campagna elettorale.

Inoltre ha voluto precisare alcuni dettagli della sua vicenda che il tempo aveva sbiadito, ma che nell’attuale confronto risultano essere importanti per la valutazione dei comportamenti dei protagonisti.

Nessun licenziamento

Ad esempio, il suo rapporto con la Federazione non si è concluso con un licenziamento per giusta causa, ma con una lettera di dimissioni.

«Non è un dettaglio da poco – precisa Silvio – perché con le dimissioni non ho avuto delle spettanze cui avrei avuto diritto con il licenziamento».

La causa quindi non fu istruita sulla conclusione del rapporto di lavoro, ma sulla richiesta di Martinello di poter ricevere dalla Federazione il compenso per un’opera di mediazione svolta da lui nel reperimento di alcuni sponsor. Il giudice allora non ritenne di dover cambiare quanto era successo, decidendo di lasciare le cose come stavano attribuendo le spese processuali ad entrambe le parti.

Unico garante del cambiamento

«Non c’è astio con Di Rocco – ribadisce Martinello – ma ho interesse a rimarcare la distanza che c’è tra di noi. Io voglio rappresentare la discontinuità. E so di essere l’unico candidato che può realmente garantire un cambiamento nella gestione federale».