Adams, il patron della Israel: «Con Froome per vincere il Tour de France»

Sylvan Adams
Sylvan Adams, patron della Israel Start-Up Nation (foto: Facebook/Israel Start-Up Nation, Israel Cycling Academy)
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Froome è di chi se lo è voluto prendere a tutti i costi. Sylvan Adams, imprenditore canadese e patron della Israel Start-Up Nation/Israel Cycling Academy, ha giocato a carte scoperte. Sa che per vincere ci vogliono gli uomini giusti e il keniano bianco è uno dei corridori più continui e performanti nei Grandi Giri degli ultimi anni. Mettiamo in un angolo del discorso il pazzo 2020 che ci auguriamo non si ripeterà mai e pensiamo a cosa possa realizzare ancora un campione come Chris a 35 anni.

Per Adams il Re di quattro Tour de France, due Vuelta a España e un Giro d’Italia può ancora dire la sua. In otto anni non si conquistano tutti questi trofei per caso. Froome sta ancora pagando la caduta del giugno del 2019 al Giro del Delfinato che gli provocò fratture multiple e lo costrinse a rinunciare alla Grande Boucle. Perciò il numero uno del team israeliano crede oltremisura nella riscossa: «Puntiamo tutto su Chris. Abbiamo tutta la fiducia nel mondo che sarà pronto nel 2021. C’è un sacco di pressione su di noi. Froome ha un sacco di pressione su di lui. Verremo pesantemente criticati se Chris non andrà bene al Tour del prossimo anno. Tutti diranno “Guardateli, hanno preso un ex campione fallito e hanno pensato di poterlo spremere“».

Adams crede in Froome: «Tornerà ai suoi livelli»

Qualcuno lo chiamerà un azzardo. Altri un atto di fiducia. Verso un corridore che, oltre ai risultati determinanti per valutare in futuro la bontà della sua scelta, porterà esperienza e sicurezza all’interno di un roster ben strutturato e protagonista di un ottimo 2020. “Mago Sylvan” è sicuro di portare Froome a un secondo tempo straordinario: «Abbiamo avuto ampie discussioni con Chris. Abbiamo i file con i dati della sua potenza. È un corridore più anziano, ma è arrivato tardi allo sport e crediamo nelle sue possibilità future al Tour. Avremo una squadra di livello mondiale per sostenere Froome al Tour de France. Tutti vogliono venire nella nostra squadra. Siamo una delle poche che non ha tagliato gli stipendi in questa stagione. Ci sono un sacco di corridori scontenti là fuori. Stiamo cercando di fare la storia con una quinta e sesta vittoria del Tour».