Sunweb: bilancio stagionale positivo. Il futuro ha il nome di Hirschi e Hindley

Lo svizzero Marc Hirschi trionfa alla Freccia Vallone (foto: A.S.O./Gautier Demouveaux)
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Certo, la delusione del Giro d’Italia sfumato all’ultima tappa non è facile da digerire. Jai Hindley, insieme al compagno Wilco Kelderman che saluterà a fine stagione, ha fatto però sognare al team Sunweb la seconda maglia rosa nel giro di pochi anni e il doppio podio non può che soddisfare i vertici della squadra.

La formazione tedesca può comunque trarre da questo anomalo 2020 delle ottime conclusioni: Hindley ha solamente ventiquattro anni e il futuro è tutto dalla sua parte. Una vittoria come quella ai Laghi di Cancano dopo aver scalato lo Stelvio non può essere un caso isolato. C’è del talento che va coltivato.

Ma il 2020 ci ha regalato anche un altro campioncino, Marc Hirschi. Lo svizzero, ventidue anni, ha conquistato una splendida tappa al Tour de France, andando all’attacco quasi in tutte le frazioni. Finita la Grand Boucle è volato ad Imola e ha chiuso terzo al Mondiale, tre giorni prima di dominare il Muro di Huy e portare a casa la Freccia Vallone. Il secondo posto alla Liegi alle spalle di Roglic è la conclusione di una stagione che lo ha visto grandissimo protagonista.

Insomma il futuro delle corse a tappe e delle classiche di un giorno è nelle mani del team Sunweb…

Tra i Sunweb sorprende anche Kragh Andersen

Tra Hindley e Hirschi brilla anche la stella di Soren Kragh Andersen, assoluto protagonista al Tour de France, al pari del compagno svizzero. Il danese, anche lui giovane con i suoi 26 anni, ha conquistato ben due frazioni a Lione e Champagnole, partendo dalla fuga e anticipando tutto il gruppo maglia gialla.

Benoot rimandato

Tiesj Benoot, forse il corridore più quotato del team Sunweb dopo la splendida vittoria alla Strade Bianche 2018, è invece rimandato al 2021. Ad inizio stagione ha fatto benissimo alla Parigi-Nizza con una tappa e il secondo posto in classifica generale, purtroppo però non possiamo dire lo stesso del post-lockdown. Ritiratosi al Delfinato e anonimo al Tour, il belga può solamente accontentarsi dell’ottavo posto alla Liegi e il decimo al Fiandre.