Alberto Dainese, professione velocista: dalla passione per gli aerei agli sprint, con il sogno dei Campi Elisi

Alberto Dainese in ritiro con il Team DSM (foto: Team DSM/Patrick Brunt/ Keep Challenging)
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L’Italia del ciclismo non ha ancora potuto gioire per la vittoria di un azzurro all’UAE Tour ma segnali incoraggianti sono arrivati da diverse prestazioni dei nostri ragazzi. Ieri nella quinta tappa, la Ras al Khaimah – Marjan Island, a trionfare è stato Jasper Philipsen ma all’ottavo posto in volata si è classificato Alberto Dainese, giovane velocista del team DSM. Il veneto classe 1998 ha condotto uno sprint di grande livello mettendosi in luce rispetto ad avversari molto più quotati ed esperti. Inizia bene il suo 2022 ma il feeling con l’alta velocità parte da molto lontano

Passioni di famiglia e il sogno Champs-Élysées

Che Dainese fosse portato per la velocità lo si poteva intuire. La passione per gli aerei sin da piccolo gli è stata tramandata dal nonno ex aviatore mentre l’amore per le moto gli è venuto una volta adolescente. Ama smontarle e rimontarle. Sembra un legame naturale quello che unisce il ragazzo di Abano Terme e la rapidità. Sin dalle prime corse gli sprint erano qualcosa di naturale:

«Ho capito di essere un velocista sin dalle prime corse. Battere i miei avversari in volata mi veniva naturale

Così si racconta. Nel suo percorso di crescita un passaggio cruciale è stato il 2018, anno in cui ha militato per la Zalf. Alla prima corsa con la formazione veneta subito una vittoria, la Firenze-Empoli. Non pago si regala anche i successi nella San Vendemmiano e in una tappa del Giro d’Italia Under 23. Il passaggio, nel 2019, alla SEG Racing Academy gli regala il risultato più prestigioso: il campionato europeo a cronometro Under 23. Con questo attira su di se le attenzioni della Sunweb che lo tessera per il 2020 e lui ripaga con una vittoria alla prima tappa dell’Herald Sun Tour. Nel 2021 cambia ancora maglia ed approda in casa DSM dove non raccoglie vittorie ma due buoni piazzamenti come il secondo posto di tappa nella Santa Pola- La manga del Mar Menor alla Vuelta di Spagna e il secondo posto nella Paris-Chauny. Il 2022 lo ha visto ancora protagonista con un positivo quinto posto di tappa al Saudi Tour.

Alberto Dainese: un ragazzo con le idee chiare

«Il mio sogno sarebbe vincere un giorno sugli Champes-Élysées. Assomiglio per caratteristiche e aspetto fisico a Cavendish nonostante Gilbert sia uno dei miei corridori preferiti. Io però non sono un corridore da classiche. Sono un velocista punto e basta».

Sul suo futuro dopo la bici Alberto Dainese invece dichiara:

«In futuro spero magari di avere una mia attività, magari un ristorante o un’officina. Vorrei qualcosa di mio dove posso creare ma restare indipendente».

Per il momento ci auguriamo di vederlo alzare le mani in segno di vittoria per molti anni a seguire. Ha ancora una carriera lunghissima davanti a se.