Valgren: «Non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni e tornare a vincere»

Micheal Valgren qui al Tour nel 2019 in maglia Dimension Data, dal 2021 correrà con la Ef Pro Cycling (Foto A.S.O./Pauline Ballet)
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L’ultima volta che Michael Valgren ha alzato le braccia al cielo non è stato in una gara qualunque ma in un contesto prestigioso come quello dell’Amstel Gold Race.

Il 15 aprile 2018, battendo nel decisivo sprint a due Roman Kreuziger, il danese ha infatti ottenuto il sesto (e più importante) successo della carriera, un numero che nelle ultime due stagioni il nativo di Østerild però non è più stato in grado di ritoccare.

La stagione con la NTT

Salutata l’Astana proprio al termine del 2018, negli ultimi due anni con la Dimension Data (poi NTT) Valgren non è più riuscito né a ripetersi né tantomeno ad avvicinarsi ai picchi avuti nelle precedenti fasi della carriera, registrando in questa maniera risultati piuttosto al di sotto delle aspettative (miglior piazzamento in due anni il 4°posto a Plouay nel 2019).

Anche nel 2020 dunque il bottino è risultato alquanto scarno (solo tre le top 10 conquistate), tema sul quale il danese recentemente ha provato a dare la sua personale visione dei fatti: «Abbiamo tutti dato il massimo ma, anche se forse non è una bella scusante, penso che in diverse circostanze siamo stati sfortunati. Quest’anno credo che abbiamo corso molto bene e che dobbiamo essere orgogliosi di come abbiamo corso in molte gare. Siamo stati davanti in molte occasioni ma semplicemente non siamo riusciti a vincere».

A livello personale poi Valgren è apparso molto lucido nel spiegare i problemi riscontrati in questo strano anno appena concluso: «Quest’anno si può dividere in due: prima e dopo l’avvento del virus. Conclusa la Parigi-Nizza stavo volando ed ero sulla buona strada per far bene alle Classiche. Dopo il lockdown non sono invece mai riuscito davvero a ritrovare la condizione che avevo prima della pausa».

Un calendario fittissimo

Da quando si è tornati a correre, comunque, Valgren non si è praticamente mai fermato, gareggiando dalle Strade Bianche in agosto fino alle ultime competizioni in calendario a novembre.

«È stata sicuramente un’annata impegnativa. Non era nei piani che corressi così tanto ma in squadra abbiamo avuto un sacco di infortuni e così il team, vedendo che ero in condizione dopo Tour e classiche, ha deciso di vedere se riuscivo a sfruttare il mio stato di forma anche alla Vuelta».

La decisione da parte dello staff della NTT non ha però portato i frutti sperati e Valgren, inseguendo con sempre più ostinazione il successo, alla fine non è stato in grado di far meglio del quinto posto ottenuto nella tappa con arrivo ad Aramón Formigal.   

Il 2021 in EF

Nonostante le prestazioni poco performanti, il danese non ha perso la voglia di vincere e dimostrare di poter portare a casa corse importanti. Per questo, visto i dubbi dei mesi scorsi circa il futuro della NTT, Valgren si è accasato alla Education First, squadra con cui nel 2021 spera di rilanciarsi e non solo.

«Volevo un team in cui potessi divertirmi e credo che la EF sia il posto giusto. È una squadra vincente e ben equipaggiata dove penso potrò muovermi da battitore libero perché so come certe corse si vincono. Per le classiche abbiamo davvero una formazione molto forte. Qui credo che io e Bettiol potremo essere capitani in diverse occasioni ma abbiamo comunque molte carte da giocare in squadra. Non vedo davvero l’ora che arrivi il momento di tornare in sella, conoscere i nuovi compagni, tornare a vincere ed essere felice».