Geoghegan Hart: dall’Arsenal alla bici, i 5 segreti del fenomeno rosa

Tao Geoghegan Hart maglia rosa Milano
Tao Geoghegan Hart festeggia la vittoria del Giro d'Italia 2020 in Piazza Duomo a Milano
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Da “Gunners“, “cannoniere”, a “Grenadier“, “granatiere”. Impeto, forza, energia firmati Tao Geoghegan Hart a colpi di pedali sul Giro d’Italia. L’imperatore dell’edizione numero 103 della corsa rosa ha reinventato e riscritto il finale e la corona è andata con onori e meriti alla squadra più forte dell’ultimo decennio. Una domenica diversa, ma non troppo per Tao, sempre legato al filo rosso dei ricordi e della tradizione: «Le domeniche per me saranno sempre quelle trascorse giocando a pallone nei campetti e ad andare con la mia famiglia al mercato di Brick Lane. In fondo questa è solo un’altra domenica».

Un’altra domenica, spirito british e glaciale per il campioncino dai lineamenti alla Ed Sheeran, icona-pop che prima del ciclismo ha percorso una sorta di “triathlon personale”: calcio, nuoto e poi la dolce scoperta della silenziosa velocità delle due ruote che l’ha portato al trionfo di Milano. Scopriamo insieme 5 tra i segreti più originali di Geoghegan Hart.

Geoghegan Hart in 5 segreti: l’Arsenal, la “bici Moser” e il Cycling Club Hackney

Ball don’t lie: la palla non racconta bugie. La frase diventata simbolo dell’eterno Rasheed Wallace e di tutti quelli che credono nella giustizia degli Dei del basket, calza a pennello per Tao che dal gaelico si traduce in Tom. Nel suo caso è la bici che racconta una bellissima storia: i primi scatti fuorisella li disegna su una Fixie Francesco Moser, dopo aver giocato a calcio e nuotato per ore e ore lungo le corsie della piscina, culminate con una staffetta nel Canale della Manica nel 2008.

No, lui non poteva e non voleva stare al chiuso, stretto all’interno di confini prestabiliti. Così da vero “free spirit” va alla ricerca di qualcosa di unico: «Voglio dedicarmi a uno sport nel quale tutto dipenderà da me». Detto, fatto. Una mentalità vincente.

Lo shop Condor Cycles e le prime gare

Un piano chiaro in testa. Testa bassa e pedalare. A 14 anni Tao lascia la scuola di Stoke Newington e inizia a guadagnarsi i primi penny e le prime sterline in un negozio di biciclette. Nel fine settimana gareggia e nel 2011, anno delle rivolte a Londra, un giorno per quanto immensa fosse la sua passione per il ciclismo tra l’inferno delle strade riesce a raggiungere la base degli allenamenti.

Le Olimpiadi hanno rappresentato per Tao Geoghegan Hart, come per tanti altri giovani britannici, il trampolino di lancio, l’assist per una carriera nello sport professionistico. La pista, però, somiglia troppo ai 50 metri dell’acqua azzurra. Tao ha il dna da avventuriero, coraggioso, da “resiliant”. Con l’Arsenal di Arsene Wenger e Thierry Henry ha iniziato a tifare e a giocare a protezione della porta. Ma non riusciva a contenere la grandezza dei suoi sogni. Realizzati domenica alla maniera dei più bei romantici a Milano.