Dopo Tokyo Cassani in Gazzetta? E Di Rocco lascia o continua?

Cassani
Davide Cassani, ex commissario tecnico della Nazionale italiana
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Si svolgerà in occasione dei campionati mondiali su strada in Belgio nel 2021 il congresso elettivo dell’Uci. A Imola sono cominciate a trapelare le prime indicazioni. Il nostro Di Rocco non potrà più essere eletto perché avrà superato i limiti d’età che prevede la federazione internazionale.

Difficile che l’Italia perda il suo posto nel massimo consesso ciclistico, il nome del suo possibile erede è quello di Enrico Della Casa, apprezzatissimo dirigente internazionale, attualmente segretario generale della federazione europea.
A marzo si svolgerà in Danimarca il congresso continentale ed è facile che in quella occasione Della Casa venga confermato in attesa delle elezioni di settembre all’Uci.

Più complesso è il discorso italiano dove Di Rocco, al suo possibile quarto mandato (ma è necessaria una maggioranza qualificata), deve ancora sciogliere le riserve sul suo futuro. Il congresso italiano si dovrebbe tenere entro marzo. Se Di Rocco decidesse di candidarsi è molto probabile la sua rielezione. Mentre se dovesse non candidarsi, ma far convergere la sua forza elettorale su un suo “delfino” (la Isetti?) questo avrebbe buonissime chance di elezione. Se invece i giochi fossero aperti, è probabile che fioriscano più candidature.

Martinello in Federazione e Cassani con RCS?


Tra i nomi di quanti potrebbero avere chances di elezione c’è quello di Silvio Martinello che da qualche tempo accarezza l’idea, ma potrebbe a sorpresa avanzarne anche un altro: quello di Mauro Vegni, attualmente direttore del Giro d’Italia.

Pare infatti che Vegni l’anno prossimo possa andare in pensione e Urbano Cairo avrebbe già designato il suo erede: Davide Cassani. Il progetto si concretizzerebbe dopo le Olimpiadi di Tokyo, quando il tecnico romagnolo lascerebbe la Nazionale per andare ad occupare un ruolo di grande prestigio in Gazzetta che prevederebbe non solo la gestione del Giro d’Italia, ma anche un compito di alta rappresentanza con i maggiori sponsor.

In questo risiko resterebbe scoperto il ruolo di commissario tecnico della Nazionale, ma a quel punto sarà il presidente federale (Di Rocco o il suo erede) a tracciare le linee del prossimo quadriennio.