Fenomenale Evenepoel! Vince in salita dopo un attacco lontano dal traguardo

Super vittoria di Remco Evenepoel al Giro di Polonia con dedica all'amico e compagno Fabio Jakobsen. @TourdePologne
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Grande impresa di Remco Evenepoel oggi al Giro di Polonia. Il ventenne corridore della Deceuninck-Quick Step domina la tappa di montagna con un attacco lontanissimo dal traguardo e dimostra anche oggi di essere uno dei corridori più in forma in assoluto, e chissà, di poter fare sul serio fra qualche settimana al Giro d’Italia, persino in ottica maglia rosa.

Un’azione di forza, di grinta, di classe, con la quale a cinquanta chilometri dall’arrivo si è involato tutto solo verso il traguardo in salita di Bukowina Tatrzańska, demolendo le speranze dei suoi avversari che via via rimbalzavano al suo inseguimento. E non che fossero nomi qualsiasi: Fuglsang, Simon Yates, Majka, in un primo momento anche Chaves e Dunbar. Corridori che, chilometro dopo chilometro, si sono resi conto che avrebbero lottato soltanto per un piazzamento.

E visto l’arrivo per velocisti nell’ultima tappa, risulta difficile pensare a degli scossoni in classifica: per Remco Evenepoel domani saranno quattro vittorie su quattro corse a tappe a cui ha preso parte nel 2020.

Fuga a cinque, ma il Team Ineos controlla

Al Giro di Polonia si sale, finalmente. E si fa sul serio. 153 km da Bukovina Resort a Bukowina Tatrzańska con la bellezza di sei Gran Premi della Montagna e l’arrivo in salita.

Oltre alle notizie confortanti in arrivo su Jakobsen, alla partenza oggi non si fa che parlare del gran caldo e di una tappa che nel suo menù evita portate a base di pianura: sarà un continuo su e giù, estenuante, che deciderà la classifica finale.

Si parte e la storia è sempre quella: un gruppo di fuggitivi prende l’azione buona e al proprio interno alcuni corridori già in evidenza nelle prima tappe. Due australiani e tre polacchi: Kamil Małecki (CCC Team), in fuga il primo giorno, fatto che gli ha permesso di vestire anche la maglia di leader, Natan Haas (Cofidis) che per qualche chilometro, nel finale di ieri, ha accarezzato il sogno di vincere la tappa, James Whelan (EF Pro Cycling), Chris Harper (Team Jumbo-Visma) al suo primo anno nel World Tour e considerato in Australia uno dei migliori scalatori del proprio paese e infine un altro corridore di casa, Patrick Stosz (Rappresentativa Polacca), vincitore pochi giorni fa del Tour of Bulgaria, e già all’attacco nelle prime tappe.

Il gruppo, però, tirato soprattutto da Luke Rowe, Michał Gołaś e Ian Stannard, compagni di squadra del leader e vincitore della tappa di ieri Carapaz, non lascia troppo vantaggio, tenendo gli uomini davanti con un distacco che non salirà mai oltre i tre minuti.

Stosz per la classifica dei GPM, Carapaz a terra, forcing Mitchelton

I fuggitivi si dividono i Gran Premi della Montagna: il primo va ad appannaggio di Harper, il secondo di Haas, il terzo di Stosz che grazie ai punti accumulati anche nei giorni precedenti, a fine tappa vestirà la maglia della speciale classifica. Il quarto lo vince ancora Haas quando al traguardo mancano circa 60 km e a quel punto i fuggitivi restano in quattro: si stacca infatti Stosz.

Nel frattempo, però, a 67 km dall’arrivo, c’è il primo colpo di scena. Un po’ di pioggia sul percorso e una caduta nelle prime posizioni coinvolge tra gli altri il leader Carapaz, il campione del mondo Pedersen, il leader della classifica dei GPM Gradek, Marzcynski, e Stannard, questi ultimi due costretti al ritiro.

La maglia gialla di Carapaz si rialza prontamente e con l’aiuto di Gołas rientra. Il gruppo, che nel frattempo è tirato dalla Mitchelton-Scott, ha rallentato per permettere il recupero della maglia gialla, per altro vistosamente strappata sulla schiena del corridore ecuadoriano. Ma non appena Carapaz si fa sotto, Simon Yates va davanti in un tratto di salita a fare il forcing nel tentativo di favorire l’azione del compagno di squadra Chaves.

E dopo aver scollinato Ściana Bukovina, nel gruppo principale, grazie proprio all’azione di Simon Yates, restano una ventina di corridori tra i quali tutti i favoriti della corsa, compresi Fuglsang, Carapaz ed Evenepoel.

Fuga ripresa, si invola Evenepoel a 50 km dall’arrivo

Lungo la discesa, al termine del quarto Gran Premio della Montagna di giornata, il gruppo allungatissimo piomba sui quattro superstiti della fuga, e quando al traguardo mancano cinquanta chilometri, e ancora tre salite da affrontare, parte Remco Evenepoel.

Diventa una sfida tra il giovane belga e il gruppo che prova ad organizzarsi con gli uomini del Team Ineos e della Mitchelton-Scott a tirare, ma in pochi minuti il vantaggio del portacolori della Deceuninck-Quick Step aumenta.

E così Evenepoel si invola, e dietro la corsa esplode al suo inseguimento. Il belga va più forte di Dunbar (Team Ineos) che lo insegue in testa al gruppo, e poi di Fuglsang (Astana) che prova l’allungo in compagnia di Simmons (Trek-Segafredo), dello stesso Dunbar e di Konrad (Bora-Hansgrohe): ma i tre verranno ripresi in una fase concitata e decisiva della corsa. In pochi chilometri Evenepoel scava un margine che diventerà impossibile da tamponare per tutti. 40″, poi 50″, poi 1′ quando al traguardo mancano meno di 30 km.

Fuga e distacchi d’altri tempi, per Fuglsang e gli altri solo le briciole

Passano i minuti ed Evenepoel mantiene invariato il suo distacco mentre da dietro non ci si riesce ad organizzare per un vero e proprio inseguimento anche a causa di un percorso tortuoso e particolarmente esigente che fiacca le gambe dei corridori.

Numerosi i tentativi di evasione: ci provano Fuglsang e Majka con maggiore convinzione rispetto agli altri, ma il loro distacco salirà fino a oltre un minuto. Evenepoel, con un’azione che sembra d’altri tempi, arriva al traguardo avendo il tempo di gestire il vantaggio, mostrare tutta la sua potenza ed esultare tutto solo sulla linea del traguardo.

Alle spalle del fenomenale corridore belga si piazzano Fuglsang a 1’48”, Simon Yates, con un finale in crescita, in compagnia di Majka a 2’22” , un ottimo Ulissi, sempre a suo agio in questa corsa, chiude invece quinto all’arrivo a 3’05”. Carapaz, complice forse anche la caduta, chiude 16° a 3’21” perdendo anche la maglia di leader.

Domani passerella finale con una classifica che recita: Remco Evenepoel in maglia gialla con un vantaggio di 1’52” su Fuglsang, 2’28” su Simon Yates, 2’32” su Majka, 3’09 su Ulissi e 3’12” sul giovane polacco Małecki, ancora oggi al traguardo con i migliori nonostante si fosse inserito nella fuga iniziale.

Ordine d’arrivo quarta tappa Giro di Polonia

1Remco EvenepoelBelDeceuninck-Quick Step03h 55′ 52”
2Jakob FuglsangDan Astana+1’48”
3Simon YatesGbrMitchelton-Scott+2’22”
4Rafał MajkaPolBora-Hansgrohe+2’22”
5Diego UlissiItaUAE Team Emirates+3’05”
6Wilco KeldermanOlaTeam Sunweb+3’05”
7Kamil MałeckiPolCCC Team+3’08”
8Mikel NieveSpaMitchelton-Scott+3’08”
9Jonas VingegaardDanTeam Jumbo-Visma+3’08”
10Maximilian SchachmannGerBora-Hansgrohe+3’08”