Evenepoel sulla caduta ai Paesi Baschi: «Ero troppo veloce, non avevo il controllo della bici»

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Remco Evenepoel al Lombardia 2023 (foto: LaPresse).
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Nel podcast ufficiale della Soudal Quick-Step, The Wolfpack Howls, Remco Evenepoel ha parlato per la prima volta della brutta caduta al Giro dei Paesi Baschi. Il belga, finito a terra con (tra gli altri) anche Roglic e Vingegaard, è stato operato nei giorni scorsi per la frattura alla clavicola, e ha iniziato il percorso riabilitativo.

«Sto bene, già meglio della scorsa settimana – ha detto Evenepoel – mi sto prendendo innanzitutto il tempo necessario per guarire, prima di pensare a recuperare una buona condizione. È stata come una pausa di metà stagione, ho avuto anche il tempo di guardare alla tv ciclismo e calcio».

Il belga ha poi ricordato il momento della caduta: «L’ho vista e rivista più volte. Ho preso la traiettoria sbagliata e ho perso il controllo della mia bici, sono stato in grado di saltare per superare la canalina ma andavo a 80 chilometri all’ora, era impossibile controllare il mezzo. Sono contento che anche gli altri corridori coinvolti stiano bene. Roglic era accanto a me in ospedale quindi ovviamente ci ho parlato, e ho anche mandato un messaggio a Vingegaard. Considerate le circostanze, stiamo tutti più o meno bene».

Evenepoel si può così già proiettare verso l’estate: «Prima devo un po’ ritrovare il ritmo, poi andrò in altura e a giugno, in base alla forma, sceglierò se correre il Delfinato o il Giro di Svizzera, poi farò un altro training camp in altura e sarà tempo di Tour de France. Poi ci saranno le Olimpiadi: sono un evento davvero importante per me, perché un ciclista nel corso della carriera ha solo poche opportunità per prendere una medaglia. Punto almeno al podio sia in linea che a crono, non vedo l’ora che sia estate».