
Finalmente è arrivato il momento della Grande Partenza del Tour de France dal nostro paese. La Boucle parte sabato 29 giugno da Firenze, toccando poi Rimini, Cesenatico, Bologna, Piacenza, Torino e Pinerolo prima di scavalcare le Alpi e tornare nuovamente nei confini francesi. Anche le ultime due tappe, che si preannunciano infuocate, sono vicine ai confini italiani. Insomma, sul numero in edicola troverete tutte le informazioni principali per seguire dal vivo le partenze e gli arrivi delle tappe italiane e delle due frazioni conclusive sulla Costa Azzurra, senza ovviamente dimenticare tutto il resto del percorso del Tour, intrigante e molto impegnativo. Il favorito non può che essere Tadej Pogacar, che dopo il successo al Giro cerca la leggendaria doppietta col Tour che manca dal 1998, dall’estate di Pantani. Di certo non gli mancano i rivali: Vingegaard è un’incognita, ma è pur sempre il vincitore delle ultime due edizioni, senza dimenticare Roglic (primo al Delfinato) ed Evenepoel. Dei suoi avversari ne abbiamo parlato con Stefano Garzelli. Cosa attendersi, invece, dagli italiani? Ascoltiamo il cittì Bennati: Ciccone per ripetere la maglia a pois (e prendersi magari una tappa), Bettiol per trovare gamba e fiducia in vista delle Olimpiadi, Mozzato per riconfermarsi dopo il secondo posto al Giro delle Fiandre. Gli italiani al via saranno pochi, ma buoni. Un giorno a casa di Giulio Pellizzari. Siamo andati a Camerino, nelle Marche, a trovare lo scalatore rivelazione del Giro d’Italia. Chi è? Dove vive? Cosa sogna? Di cos’ha paura? Ma Giuseppe Martinelli, che di grimpeur ne ha cresciuti tanti e che ha visto Pellizzari in azione dal vivo al Giro, lo avrebbe voluto di nuovo al Tour de l’Avenir. E ancora: l’analisi del GiroNextGen conquistato da Jarno Widar, la presentazione del Giro Donne in programma dal 7 al 14 luglio e una lunga chiacchierata con Luca Scinto sulla sua carriera.
IN COPERTINA
Tour in Italia. Ora si parte!
Pogacar rieccoci. Pantani ti guarda
Doppietta nel mirino, ma i rivali non mancano
Caro Bennati cosa ti aspetti dagli azzurri in carovana?
E il Belgio ci consegna un altro talento: Jarno Widar
Ecco cosa porto a casa dal Giro. Mica poco…
Un corridore nato per caso
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