Ecco il giudizio di Beppe Conti sulla tredicesima tappa del Giro d’Italia, raccolto dal nostro Davide Bernardini.
Beppe, cos’ha ha sbagliato oggi Nibali?
Gli errori, Nibali e la Trek-Segafredo, non li hanno commessi oggi, ma nell’avvicinamento: perché montare un rapporto così lungo? È stata una pessima decisione: Nibali non è uno specialista e in più il 14 novembre compirà 36 anni, non può avere la potenza necessaria per spingere un rapporto simile. Non so di chi possa essere la colpa: se la scelta fosse stata della squadra, Nibali avrebbe sbagliato ad accettare.
Ganna ricorda più Cancellara o Indurain, secondo te?
Dico Rivière, che come Ganna vinceva sia in pista nell’inseguimento individuale sia nelle cronometro dei grandi giri. Il CIO farebbe bene a mangiarsi le mani: eliminare l’inseguimento individuale dal programma olimpico significa non conoscere la storia del ciclismo. Un vero peccato per Ganna.
Il Giro se lo giocheranno Almeida e Kelderman?
Kelderman è il favorito principale, Almeida un’incognita che sta stupendo sempre di più. Ma Nibali e Pozzovivo non sono fuori dai giochi. E l’arrivo di domani a Piancavallo può regalare sorprese: chi ha esagerato oggi pagherà domani. Ed è un destino che può riguardare tutti, anche i corridori apparentemente più in forma.