Dopo le ondate di protesta che hanno travolto la Vuelta a España, gli organizzatori del Tour de France tirano un sospiro di sollievo. I timori che il Grand Départ 2026 da Barcellona potesse essere funestato da manifestazioni simili, soprattutto a causa della partecipazione della formazione Israel-Premier Tech, si stanno infatti dissolvendo.
«La situazione internazionale, che ovviamente non dipende da noi, è cambiata piuttosto in meglio rispetto a quella che abbiamo vissuto poche settimane fa», ha dichiarato Christian Prudhomme a DH Les Sports+. «L’UCI deve confermarlo, ma il team dovrebbe, di fatto, avere un nome diverso con una licenza diversa. E, naturalmente, questo contribuirà a calmare le acque».
Una notizia accolta con grande soddisfazione anche dal sindaco di Barcellona, Jaume Collboni, che aveva precedentemente espresso preoccupazioni e chiesto l’esclusione della formazione. «Dobbiamo festeggiare il fatto che nella lista ufficiale non compaia il nome di Israele», ha affermato il primo cittadino a La Vanguardia.












