Ancora un po’ di pazienza, poche ore e conosceremo il percorso ufficiale del Tour de France 2026, che si svolgerà da sabato 4 a domenica 26 luglio. La cerimonia di presentazione è in programma giovedì 23 ottobre a Parigi, al Palazzo dei Congressi di Porte Maillot. Il tracciato definitivo è già stato disegnato, la mappa è presente nella massima segretezza negli uffici di ASO, ma numerose indiscrezioni sono già filtrate e circolate ed è così possibile ricostruire almeno in parte l’itinerario anche e soprattutto grazie alle notizie pubblicate su molti quotidiani regionali. Quasi tutto il percorso si snoderà nel Centro-Sud della Francia. Saranno completamente ignorate la Bretagna, la Normandia, l’Artois e l’unica incursione al Centro-Nord, a parte il gran finale a Parigi, avverrà in occasione di una tappa che avrà l’arrivo in Alsazia.
Prima settimana – Fin dallo scorso inverno è stato ufficializzato il Grand Départ della 113ª edizione del Tour de France. La corsa scatterà da Barcellona sabato 4 luglio 2026, ed in Catalogna andranno in scena due tappe, una cronosquadre di 19,7 chilometri con arrivo al Montjuic e la Tarragona-Barcellona. Nella terza giornata è previsto il rientro in Francia con una frazione che prenderà il via da Granollers, a nord-est di Barcellona, e si concluderà per la prima volta nella storia della Grande Boucle a Les Angles (Pla del Mir), nell’Ariège, una stazione di sport invernali a 1.842 metri di quota che ha ospitato nel 2022 l’arrivo di una tappa del Tour d’Occitaine vinta dal canadese Woods. Sarà la prima occasione per gli scalatori e avrà la funzione di primo confronto tra i grandi favoriti.
La quarta tappa, disegnata ai piedi dei Pirenei, porterà la carovana da Carcassonne (o Limoux) a Foix. Il traguardo potrebbe essere posto nel centro storico di Foix, come nel 2022, o al termine della salita di Prat d’Albis (m. 1194), a pochi chilometri dalla città occitana, come nel 2019, quando s’impose Simon Yates. La frazione successiva partirà da Lannemezazn e. dopo l’accantonamento dell’idea di farla terminare in salita a Guzet-Neige, dovrebbe concludersi nella storica località di Pau, che è già stata 75 volte sede di arrivi di tappa del Tour. Percorso senza grandi difficoltà altimetriche, adatto agli sprinters.
Saranno invece gli scalatori i protagonisti della sesta tappa, con il secondo inedito arrivo in salita del Tour 2026, ai 1830 metri del centro sciistico di Gavarnie-Gèdres (Station des Especières) e con un severo tracciato comprendente i colli Marie-Blanque, Aubisque e Bordères. Il traguardo sarà collocato nello spettacolare scenario del Cirque de Gavarnie, dove nel 2017, in una tappa della Route du Sud, il francese Rolland precedette di poco il nostro Moscon. Tornano alla ribalta i velocisti nella giornata successiva con l’immancabile arrivo a Bordeaux, dove il Tour farà tappa per la 58ª volta. La tappa, scorrevolissima, dovrebbe partire da Hagetmau, nella Nuova Aquitania. Scarse le informazioni sulla frazione successiva, probabile partenza da Bergerac e arrivo a Montignac-Lascaux, tracciato tendenzialmente pianeggiante. Molto più ondulata quella di domenica 12, disegnata nel Cantal, da Malemort ad Ussel.
Seconda settimana – Dopo la giornata di riposo, probabilmente ad Aurillac, il 14 luglio, festa nazionale francese, è previsto, come nel 2024, l’arrivo a Le Lioran, nel Massiccio Centrale., proprio dove nel 2024 Vingegaard s’impose su Pogačar al termine di un conteso sprint a due. Si scaleranno, prima, il Puy Mary e il Col du Pertus. Seguono tre giornate interlocutorie con percorsi adatti a fughe da lontano e traguardi rispettivamente all’autodromo di Magny-Cours, a Chalon-sur-Saône e a Belfort. Sabato 18 il Tour si inoltra sui Vosgi con un’impegnativa tappa con partenza da Mulhouse comprendente la scalata di numerosi colli del Nord-Est tra cui il leggendario Ballon d’Alsace. Inizialmente era stato previsto un arrivo a La Planche des Belles Filles, rinviato poi al 2027. Il traguardo sarà posto invece a Le Markstein, già sede di arrivo di tappa nel 2023. Da campagnole prenderà poi il via un’altra frazione con arrivo in quota prima della seconda giornata di riposo. Sarà un traguardo inedito ai 1495 metri del Plateau de Solaison, nell’Alta Savoia, 12 chilometri con pendenza media dell’8,7%. Nel percorso anche l’ostico Mont Salève (m. 1282), che manca al Tour da oltre trent’anni.
Terza settimana – Sugli ultimi sette giorni di corsa restano molti misteri da scoprire, occorrerà attendere ancora qualche ora prima che Christian Prudhomme tolga il velo alla mappa del Tour 2026. Poche voci, confuse, poco accreditate. Riposo lunedì 20 e ripresa, il giorno dopo, con l’unica cronometro individuale prevista per questa edizione. Sulle rive del Lago di Ginevra, sponda francese, da Thonon-les-Bains ad Evian-les-Bains o viceversa. Nella 17ª tappa si alza invece il sipario sulle Alpi. E’ ormai più che certo il ritorno dell’Alpe d’Huez (manca dal 2022) nel tracciato della Grande Boucle, ma resta una cortina di mistero sulla giornata in cui verrà affrontata. Mercoledì 22 o sabato 25? O entrambi? Sì, perché non va esclusa l’ipotesi di una doppia scalata della prestigiosa ascesa dai 21 tornanti, come avvenne nel 2013, quando l’Alpe fu scalata però due volte nella stessa giornata. Tra i due possibili arrivi all’Alpe in due tappe diverse (e la seconda potrebbe essere una cronoscalata) dovrebbe inserirsi quasi sicuramente un’altra tappa con traguardo in quota, probabilmente la Voiron-Orcières Merlette (venerdì 24 luglio), preceduta di 24 ore dalla Bourg d’Oisans-Chambéry dal percorso favorevole ai passisti veloci. Classica conclusione, infine, agli Champs Elysées con la riproposizione del circuito comprendente l’impegnativa erta di Montmartre con partenza da Les Mureaux o da Mantes-la-Ville.
Molte sedi di tappa dell’ultima settimana di corsa sono pressoché certe, ma potrebbero essere collocate in giornate diverse da quelle indicate dalle voci di corridoio predominanti.
LE POSSIBILI 21 TAPPE DEL TOUR DE FRANCE 2026
Sabato 4 luglio – 1ª tappa: Barcellona – Barcellona (km 19,7, cronom. squadre)
Domenica 5 luglio – 2ª tappa: Tarragona – Barcellona (km 178)
Lunedì 6 luglio – 3ª tappa: Granollers – Les Angles (Pla del Mir)
Martedì 7 luglio – 4ª tappa: Carcassonne (o Limoux) – Foix (o Prat d’Albis)
Mercoledì 8 luglio – 5ª tappa: Lannemezan – Pau
Giovedì 9 luglio – 6ª tappa: Pau – Gavarnie-Gèdre
Venerdì 10 luglio – 7ª tappa: Hagetmau – Bordeaux
Sabato 11 luglio – 8ª tappa: Bergerac – Montignac Lascaux (o Périgueux)
Domenica 12 luglio – 9ª tappa: Malemort – Ussel
Lunedì 13 luglio – Giornata di riposo
Martedì 14 luglio – 10ª tappa: Aurillac – Le Lioran
Mercoledì 15 luglio – 11ª tappa: Vichy – Magny-Cours
Giovedì 16 luglio – 12ª tappa: Nevers – Chalon-sur-Saône
Venerdì 17 luglio – 13ª tappa: Dole – Belfort
Sabato 18 luglio – 14ª tappa: Mulhouse – Le Markstein
Domenica 19 luglio – 15ª tappa: Champagnole – Plateau de Solaison
Lunedì 20 luglio – Giornata di riposo
Martedì 21 luglio – 16ª tappa: Thonon-les-Bains – Evian-les-Bains (cron. indiv.)
Mercoledì 22 luglio – 17ª tappa: Gap – Alpe d’Huez
Giovedì 23 luglio – 18ª tappa: Bourg d’Oisans – Chambéry
Venerdì 24 luglio – 19ª tappa: Voiron – Orcières-Merlette
Sabato 25 luglio – 20ª tappa: ??? – Alpe d’Huez? (cronometro)
Domenica 26 luglio – 21ª tappa: Les Mureaux – Parigi












