Van der Poel e i jet privati: «Li uso per migliorare recupero e prestazioni»

Van der Poel
Mathieu Van der Poel durante la ricognizione del Giro delle Fiandre (credit: @rondevanvlaanderen).
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Mathieu van der Poel è sempre sotto i riflettori, questa volta non solo per l’inizio del Tour de France, ma per l’avvio di una collaborazione con un’azienda di jet privati, annunciata sui suoi canali social.

Van der Poel ha giustificato l’uso del jet privato come una necessità legata alla carriera, sottolineando come gli spostamenti rapidi e comodi gli permettano di ottimizzare recupero e prestazioni. Tuttavia, una parte del pubblico ha criticato la scelta, considerandola poco sostenibile in un’epoca di crescente sensibilità ambientale.

Non è la prima volta che il corridore della Alpecin-Deceuninck ricorre a mezzi di questo tipo: già lo scorso inverno, dopo aver vinto una tappa di Coppa del Mondo a Loenhout, volò immediatamente a Besançon, dove due giorni dopo trionfò nuovamente. Ma ora, con un accordo ufficiale che promuove l’uso sistematico del jet privato, la questione è diventata più rilevante.

Di fronte alle critiche, il campione olandese è intervenuto personalmente per chiarire la sua posizione: «Capisco le preoccupazioni per l’ambiente e rispetto l’opinione di tutti. Allo stesso tempo, il modo in cui viaggio è incredibilmente importante per il mio sport e la mia carriera. Lavoro duramente ogni giorno per ottenere prestazioni di altissimo livello e questo significa che devo prendere decisioni che tutelino il mio tempo, la mia salute e il mio stato mentale. Volare in modo rilassato mi aiuta a rimanere concentrato e in buona salute perché sono meno stressato».

Ha poi aggiunto: «Questa partnership non riguarda il lusso. Riguarda le prestazioni, il recupero e il supporto che mi aiuta a dare il 100% quando devo gareggiare. Cerco di fare scelte responsabili dove posso, ma resto fedele al mio impegno nei confronti dei miei obiettivi».