«La tappa d’apertura si concluderà molto probabilmente con uno sprint di gruppo», ha giustamente osservato Jasper Philipsen intervistato da Het Laatste Nieuws. Il belga è uno dei velocisti più forti al via dell’edizione 112 e potrà contare ancora una volta sulla presenza di Mathieu van der Poel, un sodalizio che anche la stessa Alpecin-Deceuninck ha deciso di non troncare mai facendo andare i loro contratti di pari passo.
«Non conosco le previsioni del tempo, ma il vento potrebbe giocare un ruolo importante. Ma in linea di massima sarò io il capitano a Lille, nei giorni successivi ci saranno opportunità anche per Mathieu», ha detto generoso Philipsen.
«Naturalmente, la prima maglia gialla è un obiettivo. Per la prima volta nella mia carriera, ho un’occasione d’oro per conquistarla nella prima tappa, ma se non dovesse andare bene, ci saranno senza dubbio altre opportunità. Il mio Tour non sarà rovinato se non vincerò a Lille».
Philipsen, poi, parla della questione risultati. Si presenterà alla grande partenza con due soli successi: alla Kuurne-Brussel-Kuurne e al Giro del Belgio (e tre secondi posti, tre terzi e altri due in top10).
«Non credo di aver vinto molto di più l’anno scorso, prima del Tour. Ma questa volta il periodo di avvicinamento è stato un po’ più ‘altalenante’. Tuttavia, questo non mi stressa. Sto rispettando il programma, sto arrivando qui nella migliore forma possibile. È questo che conta. Non quello che è successo nel recente passato. Ho svolto la stessa preparazione dell’anno scorso, con un ritiro in quota. La mia forma è molto buona, mi sento ancora meglio che alla partenza del Tour del 2024, se possibile».
E i rivali? «È difficile dire chi sarà il mio principale rivale in volata, se Merlier o Milan. Sono entrambi velocissimi e hanno ottime possibilità di vincere il primo sprint di gruppo di sabato. Le maggiori possibilità di vittoria per me e per la squadra sono nella prima settimana. Nella seconda settimana non ne vedo».
