Campionato italiano, Conca commosso: «Ora spero di avere l’occasione di indossare il tricolore»

Conca
Il podio del campionato italiano 2025: al centro il vincitore Conca, a sinistra Covi, a destra Pesenti (foto Bolgan).
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Filippo Conca ha ribaltato tutti i pronostici, portando a casa il campionato italiano a Gorizia con la maglia dello Swatt Club, squadra nata inizialmente da un blog (Solowattaggio) ed entrata quest’anno nel mondo del dilettantismo, mentre fino all’anno scorso si dedicava principalmente alle Gran Fondo. Il lecchese, che fino all’anno scorso correva con la Q36.5 e in questo 2025 si era visto perlopiù nel gravel, spera ancora nella chiamata di una formazione Professional o Continental: lo Swatt Club, infatti, è una squadra “di club”, e non può dunque partecipare alle gare professionistiche UCI, ma solo alle corse di categoria .2. Paradossalmente, quindi, il lecchese, se non cambierà squadra, potrebbe non indossare mai la maglia tricolore.

«Quanta gioia, quanta emozione», ha detto Conca, commosso, dopo il traguardo, ai microfoni di Lega Ciclismo. «È da ottobre che aspetto questo giorno, sapevo che era la mia unica opportunità, e sapevo anche di essere in gran forma. Vorrei dire che è andato tutto bene ma non è così, perché al primo giro nel circuito ho forato e ho dovuto inseguire a lungo, per fortuna davanti non andavano troppo forte. Ho sofferto, non avevo gambe super ma ho tenuto duro di testa. Sapevo che Covi poteva essere più veloce, ma in passato sono stato molto veloce in certe situazioni, ed ero consapevole che fosse cruciale arrivare al pavé del rettilineo finale con più velocità di Covi: per fortuna è andata così».

Sul futuro, il lecchese ha dichiarato: «Da mesi cerco una Continental, almeno per mettermi in mostra da luglio in poi, ma non sono riuscito a trovare niente. Spero che adesso con questa maglia possa arrivare qualche occasione, altrimenti non avrò mondo neanche di indossarla». Il 26enne ha poi aggiunto: «A ottobre sono rimasto senza squadra, non ho trovato neppure una Continental e quindi avevo due scelte: smettere o continuare con lo Swatt Club, che mi ha dato la possibilità di cimentarmi nel gravel. Questo è un sogno che si avvera, sono orgoglioso di me stesso e di tutti quelli che mi sono stati vicini».