Fabio Baldato non può dimenticare i quattro anni trascorsi insieme a Diego Ulissi alla UAE Team Emirates. C’era la possibilità di far tornare Roglic in maglia rosa, costringendolo a un lavoro extra post-tappa e a mettere la sua squadra a fare l’andatura oggi, ma Baldato non se l’è sentita.
«Ho detto ai ragazzi. C’è Ulissi in maglia rosa virtuale, decidete voi cosa fare. Tutti sono stati concordi, Diego si meritava di vestire questa maglia e di onorarla nella sua Toscana. È giusto così, anche se la tattica di corsa nei nostri interessi ci obbligava a fare altro».
Oggi però potrebbe già cambiare tutto, non trovi?
«Si, anche se non mi aspetto chissà cosa. Il finale è duro e ricalca un po’ quello della Strade Bianche, ma correre gli sterrati in un grande Giro è completamente diverso. Si sta più attenti, non si rischia, gli uomini di classifica si guardano bene da fare attacchi avventati».
Lo strappo di Santa Caterina però non scherza.
«Ecco, mi aspetto bagarre solo lì, ma parliamo di pochi secondi che si possono recuperare o perdere. Certo, la maglia rosa è vicinissima e a questo punto possiamo anche sperare di prenderla. Martedì c’è la crono e arrivarci in vantaggio sicuramente è preferibile. Oggi vedo bene Pidcock».
Ayuso e Del Toro, come si gestiscono?
«Bisogna essere chiari, anzi chiarissimi. Noi ci parliamo sempre a viso aperto e non ci nascondiamo nulla. Ognuno sa quello che deve fare e per il momento averli entrambi lì così in alto in classifica è positivo. Più avanti vedremo. Il nostro leader, comunque, è Ayuso».












