Giro d’Italia, Martinelli: «Oggi Fortunato ha carta bianca. La UAE ieri ha sprecato troppo»

Martinelli
Beppe Martinelli, direttore sportivo dell'Astana-Qazaqstan
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Dopo aver spiegato ai suoi corridori come muoversi oggi verso l’arrivo di Oropa, Beppe Martinelli ci svela i piani dell’Astana e dà anche un suo punto di vista sulle tattiche che ieri si sono viste in gruppo. La prima frazione, infatti, è stata molto movimentata e a tratti nervosa.

«Ieri non speravamo in niente di meglio, l’importante era non perdere tanto come molti altri hanno fatto. I primi tre all’arrivo hanno fatto un gran numero, noi ci siamo posizionati bene con Lutsenko. Non volevamo perdere tempo e così abbiamo fatto. Sono soddisfatto».

La tappa di oggi può essere per Lorenzo Fortunato?

«Sì, se ci sarà battaglia quella vera con gli uomini di classifica lui ci potrebbe anche stare. In realtà quello che davvero vogliamo da Fortunato è puntare a qualche tappa più avanti. Non vogliamo dargli lo stress di correre da leader tutto il Giro, lo sarà solo oggi. Gli abbiamo dato carta bianca: se si sente di avere le gambe buone può partire».

Invece nelle prossime tappe come vi muoverete?

«La cosa certa è che Lutsenko sarà il leader. Non abbiamo ancora ben chiaro se punteremo tutto sulla classifica generale o se guarderemo alle occasioni che possono dare le tappe. Capiremo più avanti, magari dopo Prati di Tivo. Penso di avere una squadra forte anche se qualcuno non ci crede così tanto».

Ieri la tattica della UAE non è stata molto chiara. Come si può giudicare dal punto di vista di un direttore sportivo?

«Per essere il primo giorno penso che come squadra hanno speso troppo. Poi certo, aveva l’obiettivo personale di dedicare la vittoria al ragazzo scomparso del Pogi Team ma questo si è saputo dopo l’arrivo. Però pensavo che per lui sarebbe potuta essere anche più tranquilla come corsa e invece no. La sua indole è di dare sempre tutto: va bene, è anche il bello di questo ciclismo».

Sarà vero che ha lanciato la volata troppo lunga o non avrà voluto sprecare troppe energie?

«Secondo me almeno un pochino ha sottovalutato gli altri e sopravvalutato se stesso in volata. Dal mio punto di vista non ha sbagliato però è vero che è partito un pochino troppo lungo».

Oggi sul vincitore ci saranno sorprese come ci sono state ieri, dato che tutti davano per scontata la maglia rosa di Pogacar?

«No, oggi vorrà vincere. È il primo arrivo in salita e vorrà farsi ben vedere. E lo dico da tifoso ma penso che chiunque lo sia».