Dopo aver tagliato in solitaria il traguardo del Giro delle Fiandre, Mathieu van der Poel è, ragionevolmente, distrutto: «È stata la gara più dura che ho corso in queste condizioni atmosferiche. Quegli ultimi venti chilometri li ho fatti a occhi chiusi. Ero così devastato che non riuscivo neanche a pensare. Devo ancora realizzare che cosa è successo» racconta il campione del mondo.
Il capitano dell’Alpecin-Deceuninck è riuscito a vincere grazie a un attacco letale sferrato sul pavé del Koppenberg che nessuno è riuscito a seguire. «La pioggia ha reso difficili le salite sui ciottoli. Soprattutto sul Koppenberg si scivolava fino in cima. Poi sono riuscito a creare un bel varco, ma con il vento è stato difficile continuare. Ho pedalato più forte che potevo», spiega van der Poel.
Conclude così il campione del mondo: «La squadra è stata fantastica. Ho detto che dovevano tenere duro fino al Koppenberg, dopodiché non mi aspettavo di trovarmi da solo. La mia stagione è già stata un successo. Non riesco ancora a pensare a Roubaix: sono completamente stravolto in questo momento».
