Il mercato della bici cala, ma è ancora in crescita rispetto al pre-Covid

Ancma svela che il mercato delle biciclette è in calo
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L’Ancma ha diffuso i dati della produzione di biciclette nel 2023 e questi non riservano grandi sorprese per gli addetti ai lavori.
I numeri del 2023 sono impietosi rispetto all’anno precedente (-23%) e questa così clamorosa flessione potrebbe far pensare ad un mercato decisamente in crisi. In realtà questo calo era previsto e va considerato addirittura come un dato positivo.

La spiegazione? Semplice. La pandemia ha provocato un boom nella produzione e vendita di biciclette inimmaginabile. Le aziende hanno spinto ai limiti massimi la produzione e dato via libera a tutte le giacenze. Alcune industrie hanno addirittura finanziato nuovi stabilimenti produttivi per far fronte ad un mercato che sembrava poter assorbire qualunque prodotto a pedali.

Ovviamente erano ritmi di vendita insostenibili. Ben si sapeva che il mercato si sarebbe saturato ed avrebbe inevitabilmente subito una brusca frenata. La speranza, nessuno pensava al mantenimento di quelle quote, era che la stabilizzazione delle vendite potesse rimanere al di sopra dei livelli pre-Covid garantendo così una crescita strutturale affidabile per il futuro.
Il vero dubbio, semmai, era capire quale sarebbe stato il punto di caduta della stabilizzazione.

Se oggi si raffronta il dato della produzione al 2019, l’anno che ha preceduto la pandemia, a quello odierno si scopre che il mercato propone un +24% a conferma di un settore che è ancora molto vivo.
L’incertezza che oggi regna tra le aziende nasce invece dalla necessità di capire se la contrazione del mercato si è conclusa o se gli ottimi volumi di vendita del 2023 sono destinati ad un ulteriore contrazione, quest’ultima dovuta anche ai tanti timori provocati dalla situazione internazionale che finiscono per frenare tutti i consumi.

La vivacità del mercato ciclistico è confermata poi dalla vitalità della proposta: le e-Bike costituiscono un settore trainante (sono il 25% della torta) ed il forte incremento dei modelli da città suggerisce anche che la cultura dei pedali si diffonde e si rafforza.
E’ facile pensare poi che il prossimo Giro d’Italia, ma soprattutto la partenza dall’Italia del Tour de France possa risultare un potente messaggio promozionale per l’uso della bicicletta.

Tra i dati positivi da sottolineare la crescita del fatturato (+24% rispetto al 2019) e dell’esportazione (+21 milioni di euro).
Infine va sottolineato anche che negli altri Paesi europei la frenata del settore è stata molto più marcata del valore italiano a conferma anche dell’attenzione dell’utenza italiana verso questo frammento di mercato.