Milano-Torino, grande numero di Alberto Bettiol che vince in solitaria

Milano-Torino
Alberto Bettiol vince la Milano-Torino 2024 (foto: LaPresse)
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Grande impresa di Alberto Bettiol, che conquista la Milano-Torino con una fuga di oltre 30 km, iniziata sulla salita di Prascorsano. Il toscano, nel finale, è riuscito a resistere al ritorno di un gruppetto di circa 15 uomini, e si è imposto davanti a tre corridori della UAE: Christen (2º), Hirschi (3º) e Ulissi (4º), lanciando un segnale importante anche in ottica Milano-Sanremo.

Poco dopo la partenza da Rho si è formata la fuga che ha caratterizzato la giornata, con Marco Murgano (Corratec-Vini Fantini), Marcel Camprubí (Q36.5) e Mattéo Vercher (TotalEnergies): i tre hanno avuto un vantaggio massimo di circa due minuti, e sono stati ripresi a 35 km dalla conclusione.

Per rovinare i piani dei velocisti, la UAE ha preso a tutta la salita di Prascorsano, con Ulissi e Chrtisten a fare il ritmo: a farne le spese quasi subito Cimolai e Wærenskjold, mentre Cavendish (vincitore nel 2022) si era ritirato prima dell’arrivo delle salite. A circa un km dallo scollinamento, mentre anche Kristoff, Bol, Demare e Coquard perdevano contatto, Alberto Bettiol ha piazzato uno scatto secco e deciso che non ha ricevuto risposte. Il toscano ha accumulato un vantaggio di oltre 40 secondi, mentre dietro la Bora-hansgrohe, presente in forze, si è incaricata dell’inseguimento.

Sulla seconda e ultima asperità di giornata, Colleretto Castelnuovo, il vantaggio del battistrada si è assottigliato grazie anche ad alcuni tentativi individuali (Brambilla, Schultz, Lutsenko e Jungels tra i più attivi). In cima alla salita, a Bettiol erano rimasti solo 12 secondi, ma il margine ha ripreso a crescere in discesa anche grazie allo scarso accordo trovato dietro (nonostante Bora e UAE potessero contare su una netta superiorità numerica).

Negli ultimi, pianeggianti 10 km abbiamo assistito a un vero e proprio braccio di ferro tra Bettiol e i 15 corridori all’inseguimento: Bob Jungels ha fatto valere le sue doti da passista, ma il toscano si è difeso alla grandissima. Il lavoro della Bora-hansgrohe si è esaurito ai -3, e all’inseguimento di Bettiol sono partiti Rubio, Lutsenko e Wandahl, poi raggiunti da Christen e Marcellusi. Dietro, però, hanno continuato a guardarsi, mentre Bettiol, ormai esausto, ha comunque continuato a procedere con andatura regolare, conservando un margine risicato ma sufficiente per arrivare da solo sul traguardo di Salassa.

Ecco la bici con cui Alberto Bettiol ha vinto la Milano-Torino 2024.