Strade Bianche, Pidcock contro Pogacar: sfida ad alti livelli

Tom Pidcock in azione durante il primo ritiro a Maiorca verso il 2024 (foto: Ineos)
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La Strade Bianche è ormai alle porte. La ghiaia, la polvere, le pendenze infernali. Una corsa unica nel suo genere, capace di infliggere un dolore insopportabile nelle gambe ma anche di regalare emozioni indelebili, soprattutto al fortunato capace di arrivare per primo al traguardo della meravigliosa Piazza del Campo. A chi andrà l’onore quest’anno? Occhi puntati su due nomi: Tom Pidcock e Tadej Pogacar.

Partiamo dal primo. Il fatto che il suo nome compaia tra i favoriti si deve principalmente a tre motivi: la vittoria dell’anno scorso, conseguita dopo una lunga fuga e dopo un attacco a 23 chilometri dal traguardo, con il quale è stato in grado di seminare tutti i suoi avversari; l’esperienza nel ciclocross e in mountain bike, un elemento da non trascurare in una competizione come la Strade Bianche, dove la capacità di controllo della bicicletta sullo sterrato è fondamentale; infine, last but not least, una squadra da sogno. A Siena, infatti, Pidcock sarà scortato da compagni del calibro di Geraint Thomas, Michal Kwiatkowski, Thymen Arensman, Salvatore Puccio, Magnus Sheffield e Kim Heiduk.

La Ineos cala il carico da novanta, ma non sarà da meno la UAE, che schiererà al fianco di Pogacar corridori preziosi come Marc Hirschi, Isaac Del Toro (una novità molto promettente), Filippo Baroncini, Jan Christen, Domen Novak e Tim Wellens. La condizione del fuoriclasse sloveno è ancora un’incognita, dal momento che saranno proprio le strade senesi a battezzarne l’esordio stagionale, ma parliamo comunque di un fenomeno assoluto che non ha mai dato motivo di dubitare delle sue capacità e che, tra l’altro, vinse la Strade Bianche nel 2022, giusto l’anno prima di Pidcock.

Il capitano della corazzata britannica potrebbe godere di qualche chilometro di corsa in più nelle gambe rispetto all’avversario, ma va detto anche che la condizione dimostrata di recente alla Omloop Het Nieuwsblad non sembrava particolarmente esplosiva. Insomma, le carte in tavola sono veramente tante e il pronostico è tutt’altro che scontato.